A luglio in Italia “The Wall Live” con spettacolari effetti visivi firmati Autodesk

Il tour mondiale “The Wall Live”, iniziato nel 2010, ha già fatto tappa in Italia lo scorso aprile, con quattro date che hanno registrato il tutto esaurito al Mediolanum Forum di Assago (MI)

Visto il grande successo di pubblico, sono state aggiunte due nuove date italiane, fissate per il 3 e 4 luglio 2011. Il concerto prevede l’esecuzione dell’intero album The Wall, accompagnato da una delle scenografie più spettacolari che il pubblico di un concerto si sia mai trovato davanti. Gli effetti speciali sono stati realizzati sulla base dell’artwork originale dell’album del 1979 e sulle evocative animazioni dell’omonimo film del 1982.

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Il regista londinese Ben Ib, esperto di video musicali e animazione 3D, si è occupato delle scenografie insieme allo stesso Waters e a Sean Evans, l’art director del tour, utilizzando i software Autodesk Maya e Autodesk Mudbox per creare effetti visivi spettacolari. Le soluzioni Autodesk Digital Entertainment Creation hanno permesso a Ib di affrontare con successo una doppia sfida: riuscire a comunicare in modo incisivo alle nuove generazioni lo spirito di un’opera rock che è ormai diventata un’icona, restando però fedele all’artwork originale.

In particolare, Ib ha utilizzato Autodesk Maya e Autodesk Mudbox per creare gli effetti visivi stupefacenti che accompagnano i pezzi “Run Like Hell” ed “Empty Spaces”.

Per creare l’effetto frammentato del muro che cade in “Run like Hell”, Ib si è affidato a Maya nCloth. “Grazie a questo strumento abbiamo potuto fare molteplici simulazioni in tempo reale: se il muro non cadeva nel modo giusto, potevamo sempre tornare indietro e provare qualcosa di diverso fino ad ottenere l’effetto desiderato”, ha spiegato il regista. “Abbiamo realizzato luci volumetriche con mental ray, il che ha reso il rendering piuttosto pesante, specie se si considera che la misura di ogni frame era di 8560 x 1080 pixel. Tuttavia, grazie alle capacità di simulazione di nCloth, il rendering si è mantenuto in tempi accettabili”, ha aggiunto Ib. “Inoltre, abbiamo utilizzato Mudbox per ricostruire l’immagine originale dietro il muro presente sull’artwork dell’album. Non avrei mai provato a fare una cosa del genere prima di sapere cos’è in grado di fare Mudbox”, ha spiegato Ib.

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Per la realizzazione di “Empty Spaces”, invece, il regista londinese ha lavorato direttamente con le animazioni originali di Gerald Scarfe, utilizzando uno dei suoi strumenti di Maya preferiti, Paint Effects. Ib non voleva assolutamente conferire alle visioni di Scarfe un aspetto troppo digitale o moderno, e Maya Paint Effects gli ha permesso di ricreare l’effetto da lui desiderato in maniera semplice e veloce, con file di dimensioni contenute e un rendering molto veloce.

“Ho creato e sperimentato molto per produrre queste animazioni, e Autodesk Maya mi ha fornito gli strumenti giusti per spaziare in territori diversi, senza però intaccare lo spirito originale di The Wall”, ha dichiarato il regista.

Effetti visivi così spettacolari si accompagnano a una scenografia importante, che è stata realizzata da Tait Towers, azienda che si occupa della progettazione e realizzazione di palcoscenici e scenografie per concerti. Tait Towers ha utilizzato i software AutoCAD e Autodesk 3ds Max per tutto il processo di ideazione, progettazione e allestimento del palco. I programmi Autodesk hanno, infatti, reso più semplici e veloci le operazioni di assemblaggio e spedizione, la fabbricazione, la progettazione e la costruzione della struttura che compone il palco, oltre ad aver migliorato il processo di revisione della progettazione.