Barcellona, GDF SUEZ, Cisco e istituzioni di tutto il mondo lanciano il City Protocol

Una community aperta e autorevole che guida le città nella costruzione di un futuro sostenibile

La municipalità di Barcellona, GDF SUEZCisco e oltre trenta città, enti, università di tutto il mondo hanno annunciato ieri di aver raggiunto un accordo per lanciare ufficialmente il City Protocol come primo sistema di certificazione per le smart city e per creare la City Protocol Society, l’organizzazione che lo gestirà.

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L’annuncio è stato dato a Barcellona nel contesto della seconda edizione di Smart City Expo World Congress, che si tiene in questi giorni, ed è il risultato del meeting internazionale Building Better Cities Together, avvenuto nel luglio scorso, e del lavoro ad esso seguito per definire la metodologia per creare un modello di innovazione urbana basato sulla definizione di standard, sull’integrazione delle diverse piattaforme e sullo sviluppo di tecnologie e soluzioni.

L’iniziativa è inoltre parte integrante della collaborazione iniziata nel marzo scorso fra Cisco e la Municipalità di Barcellona, volta ad avviare diversi progetti strategici quali l’applicazione della piattaforma Smart+Connected Communities di Cisco e la creazione di un framework che definisca gli aspetti del City Protocol legati all’ICT, che saranno poi integrati nel modello complessivo presentato oggi.

City Protocol è una rete globale di città del mondo che, in partnership con l’industria, le agenzie di ricerca ed altri enti sta sviluppando approcci e soluzioni comuni per aiutare le città a costruire un futuro sostenibile, con una modalità di lavoro orientata al risultato. Utilizzando le proprie competenze e l’esperienza accumulata in progetti reali di trasformazione delle città, questa comunità aperta ed autorevole rappresenterà una guida sicura, così che le città non debbano affrontare da sole questo percorso.

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City Protocol è il nome che viene dato sia al programma di attività sia all’organizzazione che si sta creando per gestirlo.

Il programma

City Protocol (CP) è un programma nuovo, impegnativo e diverso da ogni altro del settore, che permetterà di sviluppare una migliore comprensione reciproca ed una migliore collaborazione fra i vari attori (le città, il mondo accademico, le isituzioni, le aziende, la società civile…) che sono interessati dallo sviluppo di città più sostenibili, efficienti, coese, innovative ed intelligenti. Darà vantaggi sia alle singole città, sia alla relazione fra di esse, perché affronterà il tema dell’innovazione urbana in un modo integrato e sistematico.

Il programma sarà sviluppato un base a principi di apertura, trasparenza e collaborazione, così da ottenere risultati realmente condivisi, affidabili e di utilità universale. Verrà utilizzato un processo che segue il modello con cui viene gestito l’Internet Protocol (IP) per garantirne continua evoluzione e sviluppo; i risultati ottenuti, pertanto, saranno analizzati, discussi e sviluppati in un contesto aperto e internazionale attingendo alle migliori competenze ed esperienze disponibili nella comunità formatasi attorno al City Protocol.

Il programma svilupperà specifici accordi condivisi, su tematiche che la stessa comunità avrà individuato. A partire da tali intese, saranno prodotti due tipi di elementi:

Progetti e politiche urbane approvati dal City Protocol: ovvero progetti e politiche già testate in alcune città che possano essere utilizzati come esempio per altre città, disponibili insieme ad indicatori e certificazioni specifiche;

Raccomandazioni e standard tecnologici per l’industria: standard di settore, tecnologie e soluzioni standardizzate sulla base del City Protocol.

L’organizzazione

La City Protocol Society (CPS) sarà un’organizzazione associativa che avrà il ruolo di gestire il programma City Protocol. Potranno diventarne membri municipalità, aziende, enti di ricerca ed altri enti coinvolti nella trasformazione delle città. In ogni caso le municipalità avranno la più alta quota rappresentativa, così da garantire che l’organizzazione sia focalizzata sulle necessità delle città che devono cambiare volto per affrontare le immense sfide che hanno di fronte.

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I dettagli su come diventare membri dell’associazione, le risorse necessarie ed altri aspetti saranno definiti dalla comunità di City Protocol nei prossimi mesi. La roadmap fissata in occasione del lancio prevede che la City Protocol Society sia pienamente operativa a partire da Aprile 2013.

Queste le dichiarazioni dei rappresentanti dei principali attori coinvolti.

Il Sindaco di Barcellona, Xavier Trias: “I sindaci e coloro che guidano le città in tutto il mondo sanno che vi sono problemi cronici e comuni da affrontare, quali l’invecchiamento della popolazione, la mobilità urbana, i cambiamenti climatici, il costo crescente dell’energia, gli effetti della sovraffollamento e le minacce alla sicurezza. Il City Protocol è un’opportunità per gestire queste sfide in modo più aperto, coordinato ed efficiente.

Il sindaco di Seoul, Park Won-Soon: “Le città che guardano al futuro, come Barcellona e Seoul, hanno già avviato la loro trasformazione. Impegnarsi in un programma che richiede cambiamenti significativi, in ogni caso, è rischioso soprattutto perché è difficile trovare dati validi e affidabili per valutare le diverse opzioni da percorrere. Il City Protocolo sarà utile, perché offre una struttura comune e ben definita per affrontare il problema”.

Stéphane Quere, urban development per GDF SUEZ, Corporate Commercial & Marketing Department: “Il ciclo dell’innovazione può completarsi solo basandosi su una collaborazione cross- settoriale solida e improntata alla fiducia. Soltanto mettendo a fattor comune risorse e potenzialità di tutti gli stakeholder chiave le città potranno vincere le sfide che si presentano quotidianamente”.

Jordi Botifoll, senior vice president LATAM di Cisco Systems: “Dal momento che rappresentanti delle città, il mondo accademico e le imprese sono tutti alla ricerca di strumenti per costruire e gestire ambienti urbani più intelligenti e interconnessi; il lancio del City Protocol è un inizio che è già un successo. Cisco è fortemente impegnata in questa importante iniziativa e quando in futuro guarderemo indietro fino ad oggi saremo orgogliosi di quello che avremo creato insieme, in modo aperto e collaborativo”.

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Manel Sanromá, direttore per l’Innovazione della Municipalità di Barcellona e coordinatore della segreteria della City Protocol Society “La City Protocol Society è una autorevole comunità che fa leva sulle conoscenze e sulle esperienze accumulate nella trasformazione delle città in tutto il mondo. Offre una guida certa, così che le città non debbano affrontare da sole questo viaggio”.

Charlie Catlett, senior computer scientist, Argonne National Lab e Università di Chicago: “La complessità delle città (per la molteplicità di parti in causa, stakeholder e processi da tenere in considerazione) rimane l’ostacolo più significativo all’adozione di soluzioni smart city. Il City Protocol, comunque, è la migliore opportunità a disposizione per integrare le infrastrutture fisiche delle città, dalle utility ai trasporti, dal patrimonio immobiliare ai servizi al cittadino”.

José Campos, direttore del Dipartimento di Pianificazione di San Francisco: “Non si tratta più di chiedersi perché una iniziativa smart city possa essere un bene per una città, o discutere su quale delle opzioni disponibili scegliere; si tratta di discutere su come implementare infrastrutture e servizi intelligenti, includendo nella questione il valore di un linguaggio comune e di un approccio strutturato”.