Riapre la Biblioteca dell’Aquila

Un progetto voluto dalla Provincia dell’Aquila e da Fondazione Telecom Italia con il contributo del MIBAC – Direzione generale beni librari e della struttura del Vice Commissariato per i Beni Culturali, per ridare vita alla biblioteca simbolo della cultura cittadina e abruzzese.

Nella nuova sede gli aquilani ritroveranno il patrimonio librario e archivistico della Tommasiana, arricchito con nuove modalità di fruizione grazie alle tecnologie informatiche e di comunicazione. Un esempio di come le tecnologie possono salvaguardare e valorizzare il grande patrimonio storico-culturale del nostro Paese.

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La Provincia dell’Aquila e Fondazione Telecom Italia annunciano – con la riapertura della biblioteca provinciale Salvatore Tommasi nella nuova sede dell’Aquila, in località Bazzano – la conclusione di un importante progetto del valore di circa 2 milioni di euro, finanziati da Fondazione Telecom Italia, dalla Provincia dell’Aquila, dal MIBAC e dalla struttura del Vice Commissariato per i Beni Culturali e finalizzato a restituire la biblioteca storica in Piazza Palazzo, tuttora chiusa, al suo funzionamento e ad una fruizione innovativa da parte degli studiosi, degli studenti e dell’intera comunità aquilana. L’iniziativa s’inserisce nell’ambito delle “Giornate Europee del Patrimonio 2011” volte a favorire il dialogo e lo scambio culturale in Europa e a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale del nostro continente, nel quale l’Italia ha un ruolo di primaria importanza.

Il terremoto del 6 aprile 2009 ha colpito non solo le persone residenti sul territorio aquilano, ma anche l’identità storica e culturale della città e dei suoi cittadini. La biblioteca provinciale Salvatore Tommasi, aperta ufficialmente nel 1848, la più importante in Abruzzo per il suo patrimonio librario e archivistico, ha subito danni alle sue strutture rischiando di perdere volumi antichi di grande valore storico e culturale.

Per restituire alla città e al Paese un patrimonio così prezioso, nel corso del 2009 la Provincia dell’Aquila e Fondazione Telecom Italia hanno dato vita al progetto di riapertura della biblioteca in una sede diversa da quella storica, completamente rinnovata nelle infrastrutture e nei servizi.

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Una nuova biblioteca: dal modello repository al modello gateway

Il progetto si è sviluppato secondo due obiettivi fondamentali: quello della restituzione e quello dell’innovazione.

Innanzitutto, si è trattato di restituire la biblioteca e i suoi libri alla comunità aquilana e al Paese, attraverso il recupero dell’intero patrimonio librario e archivistico. In questa fase, un importante contributo è stato dato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. In secondo luogo, il progetto della Provincia dell’Aquila e di Fondazione Telecom Italia ha fornito l’occasione per “ripensare” il ruolo stesso della biblioteca, la tipologia dei servizi, il loro contenuto, le fasce d’utenza alle quali ci si rivolge, il rapporto funzionale con il territorio e le diverse tipologie dei servizi bibliotecari e informativi da fornire.

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La biblioteca è uno degli elementi in cui si incarna l’identità culturale di una comunità. Compito di una biblioteca moderna diventa produrre informazione, gestirla e organizzarla, passando da un modello “repository” ad un modello “gateway”.

Per dirla con il matematico e bibliotecario indiano Ranganathan, la biblioteca è un organismo “in crescita”: non deve fare affidamento esclusivo sulle proprie raccolte, ma puntare sui suoi servizi informativi e sull’interazione con le risorse disponibili in rete.

La tecnologia al servizio della cultura e dei cittadini

La dimensione tecnologica è alla base della trasformazione della biblioteca, che è stata completamente informatizzata e dotata di infrastrutture di rete, locale e WiFi con copertura all’interno e all’esterno dell’edificio, di postazioni multimediali touchscreen e PC per la consultazione degli archivi, l’accesso ai servizi della biblioteca, tablet e ebook reader per la lettura dei quotidiani digitali e online, un portale web completamente rinnovato.

La maggior parte delle apparecchiature e delle tecnologie potrà essere trasferita nella sede storica di Piazza Palazzo, al completamento dei lavori di ristrutturazione necessari per la sua riapertura.

Le tecnologie della biblioteca:

Con l’obiettivo di offrire ai cittadini una nuova esperienza di fruizione dei contenuti e degli spazi della biblioteca e, al contempo, realizzare centro di servizi fortemente tecnologico Fondazione Telecom Italia e la Provincia dell’Aquila hanno sviluppato il progetto tecnologico su 4 linee operative:

– sviluppo del nuovo portale web InBiblio per l’accesso in remoto ai servizi della biblioteca (ricerca testi, autori e pubblicazioni, prenotazioni volumi, corsi ed eventi …) e della community MyBiblio (accessibile attraverso il portale) che consente agli utenti di contribuire ai contenuti della biblioteca con suggerimenti, note e commenti.

– implementazione dei servizi locali, tramite interfaccia funzionale ed user-friendly, per la gestione e la consultazione dei contenuti. Gli operatori potranno gestire i servizi e l’archivio attraverso accessi specifici e accurati sistemi di sicurezza; gli utenti potranno interrogare gli archivi in autonomia, prenotare libri e corsi…

– creazione di un’Area Multimediale che riunisce spazi fisici, dispositivi e logistica per la fruizione di servizi e contenuti multimediali e la partecipazione a corsi ed eventi. In quest’area saranno disponibili dispositivi touchscreen, tablet, workstation multimediali, monitor LED HD, videoproiettore HD e tecnologie per la condivisione in streaming di documenti audio-video. Nella vicina emeroteca sarà possibile la consultazione di quotidiani e riviste online attraverso ebook reader.

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– connettività con accesso gratuito ai servizi pubblici della biblioteca tramite rete sia fissa che WiFi (interna ed esterna all’edificio).

InBiblio opera tramite:

– soluzioni tecnologiche Open Source ed infrastrutture web (Apache, PHP, Tomcat, MySql, …)

– architettura Service Oriented (SOA) basata su modello REST (RESTful Web Services), simile a soluzioni utilizzate dai maggiori servizi Internet (Google, Facebook, Twitter, …).

– architettura CED Virtualizzata (VMWare)

– portale Web 2.0 – Community oriented

– servizi di Networking avanzato con integrazione servizi di sicurezza perimetrale

– rete WiFi

– connettività a banda larga verso il mondo internet

La storia dell’Aquila e dell’Abruzzo in rete: il progetto di digitalizzazione del patrimonio librario della biblioteca

Il piano di digitalizzazione del patrimonio librario della biblioteca Tommasi finanziato da Fondazione Telecom Italia è finalizzato ad offrire una sintesi della storia dell’Aquila e dell’Abruzzo attraverso la digitalizzazione di una selezione dei più importanti documenti storici presenti nella biblioteca, tra i quali l’opera di Anton Ludovico Antinori, importante figura di storico aquilano vissuto nel ’700. Un’opera monumentale, in 56 volumi manoscritti, redatti nel corso della sua vita: una miniera insostituibile di fonti, di cui molte non più reperibili, e informazioni per lo studio della storia dell’Aquila e dell’Abruzzo dall’età pre-romana fino al XVIII secolo.

In particolare, il piano prevede di intervenire su:

– due delle quattro classi dell’opera dell’Antinori: gli “Annali degli Abruzzi” e “Monumenti, uomini illustri e cose varie”;

– una serie di opere manoscritte riguardanti la storia aquilana, come l’Istoria dell’origine e fondazione della città di Aquila di Claudio Crispomonti, la raccolta di notizie storiche sulle famiglie aquilane di Andrea Agnifili del Cardinale, la Descrizione inedita dell’Aquila di Marino Caprucci, gli Annali dell’Aquila di Francesco A. Ciurci, la cronaca rimata di Buccio di Ranallo;

– alcuni libri a stampa del ‘500 come gli Annali di Bernardino Cirillo, e del 1600, come il Dialogo dell’origine della città dell’Aquila di Salvatore Massonio e la Difesa per la fedelissima città dell’Aquila di Carlo Franchi.

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All’interno della biblioteca è stata allestita un’area dotata di scanner planetario a luce fredda, che rende la biblioteca autonoma nel digitalizzare le opere più importanti della sua dotazione secondo il piano prestabilito. L’obiettivo è di coinvolgere in questo piano giovani risorse del territorio, che seguiranno una formazione specifica on site e alle quali sarà affidata l’attività di digitalizzazione ed editing.

La biblioteca: un polo culturale e di aggregazione sociale

Il progetto della Provincia dell’Aquila e di Fondazione Telecom Italia prevede anche una serie di interventi per trasformare la biblioteca in polo culturale e di aggregazione della comunità aquilana. Saranno organizzate nei prossimi mesi iniziative culturali e formative dedicate alla cittadinanza con particolare attenzione a studenti e anziani: conferenze e seminari, corsi didattici e altri eventi, fruibili in loco e in alcuni casi anche online. Si partirà a novembre con un seminario sul tema degli audiolibri, al quale seguirà un convegno dedicato alla rappresentazione della biblioteca nel cinema.

“La sinergia tra l’amministrazione provinciale, Fondazione Telecom Italia, il MIBAC – Direzione generale beni librari e la struttura del Vice Commissariato per i Beni Culturali ha reso possibile la rinascita di uno dei luoghi più importanti che in una città come L’Aquila, simbolo della cultura, non può e non deve mancare”. –  ha dichiarato Antonio Del Corvo, Presidente della Provincia dell’Aquila. “Gli aquilani ritroveranno una biblioteca dove il connubio tra antico e moderno darà vita ad un ambiente che consentirà di consultare il nostro patrimonio storico e non solo, anche grazie ai nuovi mezzi di informatizzazione che saranno a disposizione. Un luogo-simbolo di quanto sia possibile rinascere e farlo, migliorando le proprie risorse ed offrendo servizi all’altezza del presente, continuando a valorizzare il passato”.

“Fondazione Telecom Italia si è fortemente impegnata in questo progetto, a fianco della Provincia dell’Aquila” – ha dichiarato Joaquín Navarro-Valls, Presidente di Fondazione Telecom Italia. “Un progetto pienamente coerente con la nostra missione di promuovere la cultura, lo studio e la conoscenza come fattori abilitanti di inclusione sociale e di crescita della persona, ma che risponde anche ad un altro dei nostri obiettivi istituzionali, quello di promuovere l’utilizzo delle tecnologie come strumento per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e per la ridefinizione degli spazi sociali e culturali”.