L’Ispra afferma che la metà di piante, animali e habitat in Italia sono mal tutelati e rischiano l’estinzione

Grazie alla sua particolare conformazione e varietà di climi, l’Italia è uno dei Paesi con la maggiore biodiversità in Europa. Questo enorme patrimonio non è però tutelato al meglio. L’Ispra, che ha segnalato il calo del Pm10 nelle città, ha presentato oggi il terzo Rapporto Direttiva Habitat 2007-12, realizzato in collaborazione con il ministero dell’Ambiente.

Flora e Fauna in pericolo

Nel documento si afferma che la metà di piante e animali e il 67% degli habitat sono in uno stato di conservazione precarico principalmente a causa dell’azione dell’uomo. A soffrire particolarmente questa situazione sono l’orso maricano, di cui rimangono solo 50 esemplari, varie specie di pipistrelli e la tartaruga lacustre. Il 40% degli anfibi è in pericolo, così come i pesci che patiscono l’introduzione di nuove specie per la pesca. Anche le piante sono a rischio estinzione, in particolare il cardo del Gennargentu e il quadrifoglio acquatico. Tra gli habitat rischiano di sparire le dune sabbiose e le torbiere a causa dell’urbanizzazione e della crescita delle attività turistiche.

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