Il progetto di ricerca avanzata BISmark permette di analizzare la qualità delle connessioni a banda larga con risultati affidabili e oggettivi
La Community di TechnologyBIZ lo aveva già premiato circa un mese fa, con il TechnologyBIZ Endorsement Award (TEA), il riconoscimento offerto ai migliori risultati nel campo della ricerca sull’ICT ottenuti nel Sud Italia e sostenuti dal plauso internazionale.
E BISmark (ed i temi ad esso legati) non ha tardato a far parlare di sè.
BISmark (Broadband Internet Service Benchark), è il progetto di ricerca avanzata creato dal gruppo del prof. Antonio Pescapè del Dipartimento di Informatica e Sistemistica dell’Università Federico II di Napoli e dal gruppo del prof. Nick Feamster del Georgia Institute of Technology di Atlanta.
Durante lo sviluppo di BISmark i ricercatori hanno collaborato con SamKnows Ltd, una società incaricata di studiare le prestazioni della banda larga prima nel Regno Unito, poi negli USA e adesso incaricata dalla Unione Europea di valutare la qualità delle connessioni a banda larga in tutta Europa.
BISmark è stato presentato per la prima volta, ad agosto 2011 durante la più importante conferenza del settore del networking, SIGCOMM, che quest’anno si è tenuta a Toronto in Canada. A SIGCOMM 2011 il team di ricercatori, insieme a Sam Crawford di SamKnows, hanno presentato BISmark, le sue caratteristiche ed i risultati di una prima analisi svolta su un campione molto vasto di utenti negli Stati Uniti nel lavoro intitolato “Broadband Internet Performance: A View From the Gateway”. Con BISmark è stato mostrato come sia possibile ottenere risultati affidabili, non affetti da interferenze sui parametri oggetto dello studio di qualità delle connessioni a banda larga e come si possa grazie ad esso valutare caratteristiche quali l’impatto dell’ultimo miglio, il buffering dei router, etc.
L’analisi europea
La Commissione Europea e SamKnows hanno avviato una collaborazione per fornire statistiche affidabili e precise sulle prestazioni della banda larga in tutti i 27 Paesi dell’Unione Europea, più la Croazia, l’Islanda e la Norvegia.
Lo comunica sul suo blog Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione Europea e commissario per l’Agenda digitale, responsabile del settore media, IT e telecomunicazioni.
“Abbiamo la necessità di raccogliere i dati direttamente dai consumatori europei, per capire l’effettivo livello di servizio della banda larga. Con i dati alla mano, saremo in grado di capire con maggiore precisione quali Paesi hanno bisogno di investimenti per migliorare la qualità del servizio” ha spiegato la vicepresidente.
I progetti analoghi realizzati sinora non hanno prodotto analisi attendibili poiché hanno sempre visto la presenza massiva degli operatori. Inoltre, sono spesso basati su agenti software installare sui PC degli utenti domestici e pertanto affetti da interferenze, quali ad esempio il traffico di rete generato dall’utente stesso e dalle applicazioni che esso stesso sta utilizzando, e la presenza di connessioni Wifi con cui utenti domestici sono spesso connessi ai propri router ADSL.
La raccolta dei dati
“Voglio raccogliere informazioni di prima mano da parte dei consumatori europei sulla qualità reale del loro accesso a banda larga” continua la Vicepresidente Kroes nel suo blog, un vero appello ai consumatori per partecipare come volontari allo studio della SamKnows.
A coloro che vengono selezionati come parte del “campione rappresentativo”, verrà inviato un piccolo dispositivo, ‘Whitebox‘ che si collega direttamente alla propria connessione web. Ciò permetterà di raccogliere dati circa la qualità in termini di capacità e ritardo delle connessioni a banda larga europee al fine di avere una mappatura più esaustiva e dettagliata della diffusione e della qualità della banda larga in Europa.
