Strategia triennale per Bassilichi

Chiuso un 2011 positivo, la società prepara nuovi servizi e un aumento di capitale per l’internazionalizzazione

Non si accontenta dei più che lusinghieri risultati raggiunti il Gruppo Bassilichi che, solo alcuni anni fa, navigava in brutte acque. Nel 2011 Bassilichi ha raggiunto infatti un fatturato consolidato di 267 milioni di euro in crescita rispetto ai 256 milioni di euro ottenuti nel 2010. Il risultato netto (3.684.073 di euro) è aumentato di oltre il 19% sull’anno precedente. Il Gruppo, ormai giunto a posizioni di vertice nel mercato della monetica, suddivide il proprio fatturato su tre linee di business: monetica (59,48%), sicurezza (29,70%), e back office (10,82%). L’offerta si distingue per servizi modulari e integrati che si spalmano sull’intera catena del valore (Business Process Outsourcing, locazione, installazione e manutenzione di hardware e software – compreso l’help desk -, monitoraggio, trasporto valori e teleassistenza. Naturalmente il comparto del finance è quello da cui ricava i risultati più consistenti con l’85,8%, ma anche quello dell’industria non è trascurabile con l’11%, poco meno del 2% il contributo della Pubblica Amministrazione, mentre la Gdo si ferma allo 0,9% e i servizi allo 0,4%.

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Questi i numeri da cui si parte con il nuovo piano strategico 2012-2014 illustrato da Leonardo Bassilichi, direttore generale di Bassilichi.

Si parte dallo sviluppo di servizi a valore aggiunto da veicolare attraverso diversi canali, dai Pos agli Atm, fino all’Internet banking, in quanto sono il primo contatto con gli utenti. Bassilichi intende portare la propria offerta verso nuove industry sfruttando il know how all’interno del Gruppo, ma anche sviluppandone di nuovo, anche attraverso partnership o forse anche acquisizioni mirate. Ovviamente, spiega il direttore generale, si partirà da mercati affini a quello bancario, come quello assicurativo, per arrivare alla grande distribuzione organizzata e al mondo retail (per esempio farmacie e tabaccai) per il quale stanno realizzando offerte verticali specifiche.

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Altro elemento importante della nuova strategia è l’internazionalizzazione a livello europeo (peraltro già avviata con la recente joint venture sottoscritta con Servus, società rumena attiva nei servizi di monetica in diversi stati dell’area balcanica), da realizzarsi grazie a un nuovo aumento di capitale (lo scorso anno sono passati da circa 4 milioni di euro a quasi 12 milioni) di 20 milioni di euro coinvolgendo, con ogni probabilità, fondi di investimento internazionali.

Senza considerare possibili acquisizioni, le previsioni di crescita del fatturato («molto prudenziali», sottolinea Leonardo Bassilichi) vedono una crescita flat nel 2012, un incremento del 3% l’anno successivo e un ulteriore +4% nel 2014.  

Fin qui non se n’è parlato, ma un altro mercato in cui Bassilichi sta iniziando a traguardare è la Pubblica Amministrazione locale, per la quale ha realizzato Brian, una piattaforma multicanale per il pagamento di ticket sanitari o tributi, già attiva presso una sessantina di Enti, capace di gestire 5 milioni di transazioni all’anno. Ora tra l’altro è stata rilasciata anche la versione mobile che abilita il pagamento tramite terminale mobile.