Ca’ Foscari è l’ateneo più green d’Italia

Il Rettore Carlo Carraro:«Per la comunità cafoscarina è il segno delle scelte e dell’impegno progressivo messi in atto nel campo della sostenibilità»

Ca’ Foscari è di nuovo il primo ateneo green d’Italia e migliora la propria performance rispetto allo scorso anno: lo dicono i dati Greenmetric 2013, la classifica internazionale delle università sostenibili stilata sulla base del questionario elaborato dalla Universitas Indonesia.

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Il ranking posiziona infatti l’Università Ca’Foscari Venezia al primo posto fra gli atenei italiani su un totale di 301 università di tutti i Paesi e continenti che hanno partecipato. L’ateneo è al 105° posto nella classifica staccando di 16 posizioni (vale a dire 178 punti) la seconda università italiana più verde secondo Greenmetric.

Per Ca’Foscari un duplice successo: la performance dell’ateneo è migliorata di 300 punti (da 5.199 a 5.499) nei diversi parametri presi in considerazione dalla classifica: infrastrutture, politiche energetiche, consumi d’acqua, rifiuti, trasporti, didattica.

Le politiche di sostenibilità, coordinate alla delegata alla sostenibilità prof.ssa Chiara Mio all’interno del progetto Ca’Foscari Sostenibile, sono un ambito sul quale l’ateneo veneziano è impegnato costantemente, al punto da vedersi riconoscere (settembre 2013) la certificazione Leed, il prestigioso ‘bollino’ assegnato agli edifici più sostenibili, collocandosi come il più antico edificio al mondo ad ottenere questo riconoscimento.

A sottolineare l’impegno di Ca’ Foscari in tema di sostenibilità, oltre all’ideazione del carbon foot print calculator (sistema per il calcolo delle emissioni di Co2 di cui ciascuno è responsabile) ci sono anche le competenze di sostenibilità, ovvero crediti formativi extracurriculari per attività “sostenibili” all’interno del piano di studi dello studente.

Il Rettore di Ca’Foscari Carlo Carraro: «Siamo molto soddisfatti di questo traguardo raggiunto per il secondo anno consecutivo; per la comunità cafoscarina è il segno delle scelte e dell’impegno progressivo messi in atto nel campo della sostenibilità – afferma il Rettore – Numerose sono le iniziative che intraprendiamo e su tutti i fronti, dalla didattica alla ricerca alla cultura fino alle politiche di risparmio energetico e riduzione dei rifiuti. Uno sforzo che ci auguriamo possa contribuire a sensibilizzare ulteriormente sulla centralità di un tema oramai ineludibile a tutti i livelli di gestione e organizzazione degli aspetti di vita, lavoro, governo. E in cui è indispensabile ciascuno faccia la propria parte».

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Chiara Mio, delegata del Rettore alla sostenibilità: «Un ottimo risultato e una bella soddisfazione, – afferma la prof. Mio – considerando che si tratta di una classifica internazionale su un tema sempre più attuale che merita di essere al centro delle scelte e delle azioni di tutte le istituzioni e di essere utilizzato a pieno titolo come parametro per la valutazione delle proprie attività e performance».

Il ranking ha un duplice obiettivo: da un lato mira a fornire un quadro delle misure e delle politiche attuate in merito alla sostenibilità nelle università di tutto il mondo, dall’altro vuole spingere i decisori e gli stakeholder dei diversi atenei ad impegnarsi maggiormente nella lotta ai cambiamenti climatici globali, in una gestione efficiente di acqua ed energia, nel riciclo dei rifiuti e in modalità di trasporto sostenibili.

Tratto da u-tools.it – Strumenti per universitari