Numerosi chef e scuole alberghiere d’Italia partecipano al progetto “Tavola blu” per sensibilizzare l’opinione pubblica verso una corretta gestione delle risorse ittiche

In futuro sulle nostre tavole appariranno nuove ed esotiche pietanze che all’inizio potrebbero farci storcere il naso. La colpa è di una cattiva gestione delle risorse alimentari, ma qualcuno ha già pensato a come porvi rimedio. La Fao, ad esempio, afferma che la carne può essere benissimo sostituita con gli insetti. Per quanto riguarda il pesce, invece, l’iniziativa tutta italiana “Tavola Blu”, che fa parte del progetto Marevivo, ha pensato di sfuttare tutte le 719 specie marittime commestibili, meduse comprese.

Una medusa nel piatto

“Tavola Blu” ha il compito di sensibilizzare l’opinione pubblica su una corretta gestione delle risorse ittiche. Oggi consumiamo solo il 10% delle specie commestibili e questo influisce negativamente sulla biodiversità. Per questo, mille futuri chef e 13 scuole alberghiere di tutta Italia promuoveranno un uso sostenibile delle risorse alimentari che il mare ci regala.

La prima e stravagante idea nell’ambito del progetto “Tavola Blu” è venuta allo chef stellato Gennaro Esposito: creare un piatto mediterraneo partendo da una medusa. “Lo chef Esposito è riuscito a sorprenderci e a creare un piatto ricco di proteine, facendo qualcosa di buono anche per il mare vista l’eccessiva proliferazione”, ha spiegato Rosalba Giugni, presidente di Marevivo. La scomparsa dei predatori naturali ha infatti accelerato la proliferazione di questi animali ma “da problema” può diventare “una risorsa per le nostre tavole”.

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Il piatto consiste in un carpaccio di medusa marinata, ovviamente senza tentacoli urticanti, con pesto, zucchine e mozzarella di bufala. La prossima sfida per lo chef Esposito è utilizzare come ingrediente la caulerpa taxifolia, conosciuta come “alga assassina”.