Casa.it: la fredda estate delle seconde case al mare

Tempo di primi bilanci estivi per il mercato delle seconde case al mare. Prosegue il momento no delle compravendite, che porta a -30% il calo nei volumi rispetto al 2012. Sostanziale tenuta, invece, per le locazioni

A dispetto delle temperature roventi toccate nella prima decade di agosto, per il mercato immobiliare delle seconde case l’estate 2013 è stata all’insegna del “grande freddo”.

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Il responso arriva da una fonte autorevole: il Centro Studi di Casa.it, il portale immobiliare n.1 in Italia, secondo cui i mesi estivi non hanno portato segnali di vivacità o di un’inversione di tendenza rispetto all’andamento negativo del mercato nella prima metà del 2013.

Anzi, specialmente le compravendite di seconde case hanno scontato l’ulteriore effetto deprimente dell’applicazione dell’IMU con le aliquote massime effettuata in buona parte dei comuni costieri. La stima elaborata sui dati di fine 2012 (fonte: Agenzia Entrate), infatti, parla di un calo delle compravendite destinate a seconda casa nelle località di mare giunto ad agosto alle soglie del -35%.

Gli anni del boom (2005-2006) sono ormai un lontano ricordo. Rispetto alle circa 45.000 abitazioni che si compravendevano all’anno nelle principali località marine, oggi i volumi risultano più che dimezzati. Il ridimensionamento, inoltre, è un fenomeno omogeneo, interessando tutte le nostre località costiere, dalla Liguria sino alle Eolie.

Un’ulteriore indicatore di un mercato rimasto con il freno a mano tirato sono i tempi di vendita delle abitazioni, che hanno toccato nella media i 10 mesi, a significare che molti immobili  restano sul mercato anche più di un anno.

Sul fronte dei prezzi di vendita, ovviamente, i dati non sono positivi: in media la discesa dei valori rispetto ad agosto 2012 è stata del 12,6% nominale, con punte del -20% per gli immobili più vecchi da ristrutturare completamente. A livello regionale, i cali maggiori si sono registrati in Liguria, Toscana, Campania, Calabria.

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Della congiuntura negativa ha risentito anche il segmento delle abitazioni top di gamma nelle località di maggior pregio, con cali sui valori di vendita fra il -5,5% e il -8,7%.

Gli acquirenti italiani, infatti, sono arretrati per lasciare spazio a quelli stranieri. Il fenomeno ha interessato soprattutto la Sardegna, dove, rispetto agli ultimi due anni, si è registrata una migliore tenuta di domanda in acquisto da parte straniera che nazionale. Anche Puglia e Sicilia hanno tenuto meglio di Toscana e delle isole minori (Elba, Eolie, Egadi e Pontine).

Il panorama del mercato immobiliare delle seconde case al mare cambia di segno quando ci si sposta sul fronte delle locazioni. Le famiglie italiane, infatti, non hanno voluto rinunciare ad almeno due settimane di vacanza al mare. 

Pur mostrando complessivamente una buona tenuta, l’andamento della domanda di seconde case in affitto non è stato lineare.

Dopo le indicazioni positive di giugno e della prima metà di luglio, le rilevazioni del Centro Studi di Casa.it hanno evidenziato segnali di rallentamento già a cavallo tra fine luglio e inizio agosto,

con una contrazione media del 7% nel tasso di assorbimento degli immobili offerti in affitto e punte del -13% nelle località balneari della Riviera Ligure, della Toscana e delle isole principali. All’opposto, le località della riviera adriatica, della Puglia e della Calabria hanno registrato tassi di assorbimento dell’offerta pari o lievemente superiori a quelli del 2012.

Il fenomeno che maggiormente ha dato l’impronta all’estate 2013 per quanto riguarda la locazione di seconde case al mare è stato, tuttavia, il generale ribasso dei canoni.

Sulla Riviera Ligure di Levante, ad esempio, nel mese di agosto di qualche anno fa si spuntavano anche oltre 1.000 euro la settimana per un bilocale, mentre ad agosto 2013 il canone medio si è attestato intorno ai 750 euro (-25%).

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I ribassi praticati sugli affitti per mancanza di domanda non hanno risparmiato neppure località top come Portofino, Capri e Forte dei Marmi. Già nel mese di luglio, infatti, la media degli sconti superava il 22%, mentre i last minute di agosto sono arrivati sino al –35% in media, con punte anche del -44% rispetto a 12 mesi fa.