Cisco e NetApp aiutano i clienti a integrare data center, filiali e cloud pubblici con l’architettura FlexPod

FlexPod cresce grazie a una più profonda integrazione tecnologica e all’ampliamento delle attività per lo sviluppo di soluzioni

Cisco e NetApp hanno annunciato l’ampliamento della propria partnership al fine di promuovere l’innovazione in tema di infrastrutture convergenti per unificare uffici remoti e filiali con data center e cloud pubblici grazie all’architettura FlexPod. L’ampliamento della partnership agevolerà attività come l’integrazione delle tecnologie, lo sviluppo di soluzioni e la collaborazione per il go-to-market – il tutto pensato per rendere più facile ai clienti l’utilizzo e l’accesso a soluzioni infrastrutturali cloud di nuova generazione.

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Le attuali architetture combinano in modo piuttosto frammentato infrastruttura IT e cloud pubblici, privati o ibridi erogati da organizzazioni diverse fra loro e che rispondono a specifiche esigenze dei clienti. Sulla base di una visione condivisa di un data center unificato, Cisco e NetApp consentono di semplificare l’implementazione, la gestione e l’orchestrazione – collegando i cloud enterprise ai service provider, le sedi centrali alle filiali, i consumatori alle imprese e i cloud ai cloud.

Una maggiore integrazione tra i componenti di calcolo, networking, storage e gestione di FlexPod, a cui si associa un più ampio supporto per l’ecosistema aperto di partner, semplificherà notevolmente l’implementazione e la gestione dei data center, garantendo una maggiore efficienza in termini di budget, la riduzione dei rischi e una maggiore agilità nel reagire alle esigenze del business.

Ad oggi, FlexPod vanta più di 2.100 clienti in oltre 35 Paesi e più di 700 partner di canale, con una presenza consistente anche in Italia. Cisco e NetApp intendono far leva su questo successo, espandendo la propria partnership decennale per promuovere ancor più l’innovazione:

Maggiore integrazione dell’architettura FlexPod: Cisco e NetApp stanno lavorando per una più profonda integrazione tra Cisco Unified Data Center Solutions, i sistemi storage FAS di NetApp e l’ecosistema dei partner tecnologici FlexPod, al fine di creare una base tecnologica comune che si applichi ai data center aziendali e ai service provider, da piccole implementazioni nelle filiali fino a implementazioni che abbracciano più data center e il cloud.

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Con le soluzioni FlexPod si possono gestire fino a 10.000 server. Le aziende possono così aggregare più rack FlexPod e abilitare la funzionalità multi-hop anche su Fibre Channel over Ethernet (FCoE). Queste soluzioni, adatte a service provider e grandi aziende con molti uffici, consentono di far scalare le infrastrutture con prestazioni predittive e supporto adeguato.

FlexPod è sempre la soluzione migliore in termini di integrazione dei tool di gestione delle infrastrutture e supporterà Cisco UCS Manager 2.1, UCS Central e i prodotti Cloupia recentemente acquisiti da Cisco. Inoltre, il supporto a Cisco Intelligent Automation for Cloud (Cisco IAC) permette l’utilizzo di soluzioni per la gestione del cloud per i clienti FlexPod. Una maggiore integrazione di FlexPod a livello di piattaforma, anziché a livello di componente, consentirà di gestire perfettamente FlexPod con soluzioni di partner, tra cui Microsoft System Center, Citrix CloudStack e BMC Cloud Lifecycle Management.

Cisco e NetApp integrano anche tecnologie Flash a livello di host e di storage, per accelerare le prestazioni in tutte le aree dell’infrastruttura convergente. A livello di server, applicazioni in esecuzione su Cisco UCS, ottimizzata per Flash, possono essere ulteriormente accelerate con NetApp Flash Accel, mentre a livello di controller e array, tecnologie come NetApp Flash Cache e Flash Pool possono essere utilizzate per accedere più velocemente a dati memorizzati nella cache.

FlexPod per Cloud Service Provider: Per sfruttare appieno la congiuntura di mercato favorevole ai service provider, Cisco e NetApp stanno sviluppando una soluzione FlexPod flessibile e altamente scalabile in grado di gestire architetture multi-data center dei service provider. L’insieme delle soluzioni riunirà i sistemi di storage NetApp Clustered ONTAP e NetApp FAS con Cisco Unified Computing Server (UCS) e switch Cisco Nexus 7000. Ciò consentirà di creare pool di risorse server e storage con provisioning dinamico, le quali possono essere aumentate e ridotte dai service provider a seconda delle esigenze applicative. Queste architetture utilizzeranno l’architettura Virtualized Multi-Service Data Center (VMDC) di Cisco e includeranno tecnologie comuni di gestione e orchestrazione di Cisco e altri partner come BMC Software e, in futuro, di provider di soluzioni open source.

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Soluzione per filiali e uffici remoti: Cisco e NetApp collaborano per estendere le funzionalità di ExpressPod (la versione entry level di FlexPod per le medie imprese), in modo da soddisfare le esigenze di calcolo, rete e storage delle filiali. ExpressPod condivide un approccio all’infrastruttura convergente simile a FlexPod, e di conseguenza è l’ideale per implementazioni su filiali. È inoltre previsto un percorso semplificato di aggiornamento a FlexPod, nel momento in cui le esigenze della filiale dovessero crescere. Quest’architettura è facile da implementare e può essere configurata in modo da favorire una maggiore interoperabilità con il data center del centro organizzativo, consentendo alle filiali di far leva su alcune tecnologie IT che offrono enormi risparmi, quali la virtualizzazione e il cloud computing. ExpressPod include il supporto a VMware vSphere e presto quello a Windows Server 2012 Hyper-V.

Nuova FlexPod Application Validation: Cisco e NetApp stanno espandendo la copertura della soluzione per aggiungere ulteriori applicazioni critiche e soluzioni di cloud privato per i data center. Fra le soluzioni mission critical sono inclusi i database Oracle e le applicazioni, la business intelligence SAP BusinessObjects e la piattaforma SAP HANA, mentre per l’offerta in ambito cloud privato sono compresi Microsoft Private Cloud e Citrix CloudPlatform.