Per Fortune e Wall Street è Apple l’azienda da premiare

Apple, Google, Amazon e Microsoft. Sono queste le internet e Ict companies ad essere state inserite nella top ten dell’annuale classifica delle Most Admired Companies del mondo di Fortune.

Ad Apple è stato assegnato il primo posto, a Google il secondo. Segue Amazon in settima posizione e Microsoft in nona. E’ il quarto anno consecutivo che Apple viene accreditata come l’azienda più ammirevole.

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Nell’immaginario collettivo – la classifica è determinata in base alle risposte raccolte da Fortune – la componente tecnologica riveste quindi un ruolo di primo piano. Sono le aziende che, di fatto, appartengono all’economia americana del nuovo millennio, le più promettenti. E Microsoft, la più anziana delle quattro, è ancora all’interno della top ten. Delle 50 aziende che fanno parte della classifica, Ibm è in dodicesima posizione, Cisco appare al numero 28, Intel al 32, Oracle al 48.

Il 2010 è stato l’anno in cui è stata sovvertita la posizione dominante di Microsoft nel mondo finanziario, sorpassata da Apple, per la prima volta nella storia per valore di capitalizzazione. Un divario che nel corso dei mesi si è andato sempre più allargando. Il titolo della casa della mela vale oggi 303 miliardi di dollari, contro i 212 di Microsoft. Tra le due aziende vi sono quindi quasi 90 miliardi di dollari di differenza nel valore investito in borsa. Chi l’avrebbe mai detto? Il sorpasso era avvenuto il 26 maggio scorso quando il titolo Apple sorpassò i 227 miliardi della quotazione Microsoft (vedi grafico).

 

Se poi si pensa che il divario tra Apple e Microsoft corrisponde al valore di mercato di HP (oggi a 93 miliardi di dollari) si comprende quanto le dinamiche finanziarie associate al mondo di Internet e dell’ICT più tradizionale siano oggi drammaticamente cambiate. Una dinamica che comunque non è lineare. Basti pensare che Microsoft e Ibm (market cap di quest’ultima 193 miliardi) godono di una posizione migliore di Google la cui capitalizzazione è pari a 179 miliardi di dollari, mentre Oracle è a quota 154 miliardi.

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