HP offre agilità senza compromessi con HP Converged Cloud

Un nuovo portafoglio offre scelta, affidabilità e coerenza per gli ambienti ibridi

HP ha annunciato HP Converged Cloud, il primo approccio e il primo portafoglio di delivery ibrido del settore, basati su un’architettura comune che coinvolge cloud pubblici, gestiti, privati e l’IT tradizionale.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Progettato per le realtà enterprise, HP Converged Cloud estende la potenza del cloud all’intera infrastruttura, alle applicazioni e alle informazioni con l’obiettivo di fornire:

• Scelta – attraverso un approccio aperto e basato su standard che supporta hypervisor, sistemi operativi e ambienti di sviluppo multipli, oltre a un’infrastruttura eterogenea e un articolato ecosistema di partner.

• Affidabilità – grazie a un’offerta di gestione e sicurezza che comprende informazioni, applicazioni e infrastrutture.

• Coerenza – grazie a un’unica architettura comune.

HP Converged Cloud coniuga le tecnologie leader di settore HP Converged Infrastructure, HP Converged Management and Security, Converged Information e OpenStack.

“La convergenza del cloud computing associata alla connettività mobile sta modificando il modo in cui le infrastrutture sono costruite, le applicazioni sviluppate e le informazioni distribuite”, ha spiegato Bill Veghte, Chief Strategy Officer & Executive Vice President Software di HP. “HP Converged Cloud permette alle realtà enterprise di integrare le strutture IT già esistenti con una combinazione di servizi di cloud pubblici, privati e gestiti per creare un ambiente ibrido in grado di adattarsi molto rapidamente alle loro richieste in costante cambiamento”.

Una nuova ricerca mette in luce la necessità di un nuovo approccio

Secondo quanto emerso da una ricerca commissionata da HP, le imprese stanno affrontando importanti cambiamenti per quanto concerne le modalità di erogazione dei servizi. Un altro dato emerso indica come le offerte cloud vengano sempre più spesso acquisite senza approvazioni da parte delle divisioni IT.

Leggi anche:  Cresce la voglia del Cloud

L’indagine ha rilevato come quasi un’azienda su due utilizzi soluzioni cloud non approvate dai responsabili IT, mentre il 18% non ha espresso certezze in merito. Visto che si stima un raddoppiamento dell’uso di modelli cloud pubblici e privati entro il 2020, per avere successo le organizzazioni dovranno trovare nuove modalità per supportare queste soluzioni senza aggiungere ulteriori complessità e rischi ai propri ambienti.

Le nuove offerte del portafoglio HP Converged Cloud

HP Public Cloud per applicazioni web di nuova generazione – La proposta iniziale di HP Cloud Services, HP Public Infrastructure as a Service, sarà erogata sotto forma di beta pubblica dal prossimo 10 maggio. Questa soluzione offre agli utenti finali istanze di calcolo o macchine virtuali on-demand, capacità storage online scalabile e delivery accelerato dei contenuti già immagazzinati. Di conseguenza, gli sviluppatori potranno implementare servizi in pochi minuti e pagare solo le risorse effettivamente utilizzate. Il prossimo 10 maggio HP Cloud Services introdurrà anche, come beta privata, due ulteriori offerte Infrastructure-as-a-Service: un servizio di database relazionale per MySQL e un servizio block storage che supporta il trasferimento dei dati da un’istanza di calcolo a un’altra.

Gestione di ambienti di delivery ibridi – Le nuove Cloud Maps di HP estendono la soluzione aperta e integrata di HP mettendo a disposizione template applicativi preconfezionati per la definizione di un catalogo personalizzato di servizi applicativi pronti per il deployment istantaneo. Con HP CloudSystem, HP Cloud Maps è in grado di ridurre il tempo necessario per creare nuovi servizi cloud per le applicazioni enterprise, passando da interi mesi a pochi minuti.

Per supportare nel test di queste applicazioni, HP ha presentato HP Service Virtualization 2.0, un’offerta software che permette di verificare la qualità e le performance delle applicazioni mobili o cloud senza interrompere i sistemi di produzione. Questo è possibile grazie all’accesso a servizi riservati all’interno di un ambiente virtualizzato simulato.

Leggi anche:  Hybrid multi cloud: la scelta più elastica e sicura per la soddisfazione delle esigenze delle imprese

HP Virtual Application Networks è una nuova soluzione introdotta da HP per consentire alle imprese di fare fronte ai colli di bottiglia tipici dello sviluppo di servizi cloud su reti legacy complesse. Questa soluzione consente un più rapido deployment applicativo, una gestione automatizzata e la garanzia dei livelli di servizio del network nell’erogazione di applicazioni virtualizzate e cloud sull’intera architettura HP FlexNetwork.

Per permettere ai clienti di sfruttare al massimo queste reti, HP ha inoltre presentato due nuovi servizi di networking. HP Virtual Network Protection Service fa leva su una serie di best practice per definire le basi della sicurezza sul layer di gestione della virtualizzazione di rete, favorendo la riduzione delle minacce più diffuse. HP Network Cloud Optimization Service permette invece di migliorare la rete per ottimizzare la fornitura dei servizi cloud-based fino al 93% rispetto alle tradizionali tecniche di download.

Per i clienti che non desiderano gestirsi i propri cloud, HP ha introdotto i nuovi HP Enterprise Cloud Services, che forniscono offerte per cloud privati, servizi di continuità e unified communication. Affidando la gestione del cloud a un provider IT fidato in modalità outsourcing, le imprese possono fare leva su modelli di utilizzo e di prezzo on-demand, ridistribuendo i risparmi economici su altri progetti strategici.

Oltre al suo portafoglio leader, HP vanta un’ampia esperienza nel campo del cloud computing. Autonomy, una società HP, ha annunciato che il proprio cloud privato ha raggiunto un nuovo traguardo nell’ambito dell’elaborazione dati, rafforzando ulteriormente la propria leadership di cloud privato più esteso al mondo. Basato su Autonomy Intelligent Data Operating Layer (IDOL), il cloud privato di Autonomy gestisce ad oggi oltre 50 petabyte di contenuti web, video, email e dati multimediali su ben 6.500 server distribuiti in 14 data center in tutto il mondo.

Leggi anche:  WIIT inaugura il primo data center in Germania con certificazione Tier IV dell’Uptime Institute e il nuovo headquarter a Düsseldorf

Per arricchire ulteriormente il portafoglio, HP ha infine annunciato i nuovi HP Engineering Cloud Transformation Services grazie ai quali i team di product development e di engineering design possono adottare il cloud in completa fiducia per migliorare la produttività e portare velocemente i prodotti sul mercato. Sono anche previsti corsi di formazione Cloud Security Alliance che forniscono ai clienti competenze e know-how per evitare potenziali problematiche di sicurezza riguardanti le soluzioni cloud.