VMware e la virtualizzazione globale dell’era Post-PC

VMware ottiene nel 2011 un incremento del fatturato doppio rispetto al 2008 e superiore di un quarto rispetto al 2010, dimostrando una crescita costante negli anni

Continua la progressione di VMware. La società leader nella virtualizzazione capitalizza la leadership maturata nel corso degli ultimi anni. Il fatturato 2011, del valore di 3,76 miliardi di dollari è doppio rispetto a quello registrato nel 2008, 1,8 miliardi, e superiore del 25% a quello del 2010. Stesso positivo andamento si riflette nei risultati ottenuti nel primo trimestre 2012, terminato il 31 marzo scorso, che è stato chiuso con un fatturato pari a 1 miliardo di dollari contro gli 844 milioni dell’analogo trimestre 2011. Un percorso di crescita di fatturato che è stato accompagnato da una costante progressione degli utili, che dal 2010 al 2011 sono passati da 357 a 724 milioni, a testimonianza della solida reputazione finanziaria.

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Si potrebbe affermare che la dinamica di VMware è la cartina di tornasole della dinamica stessa che accompagna l’investimento delle imprese nelle tecnologie di virtualizzazione. In tutti questi anni le imprese hanno infatti massicciamente fatto ricorso alla virtualizzazione per rendere più efficiente l’ambiente dei data center, ottenendo al contempo una consistente riduzione dei costi complessivi. Investimenti propedeutici a un passaggio al Cloud che per alcune aree e servizi applicativi inizia a costituire una proposizione di grande interesse. In base a una recente ricerca – commissionata da VMware a IDG Research Services, relativa all’area Emea – nel corso del 2011 un terzo del budget IT è stato assorbito da investimenti Cloud mentre in Italia l’80% delle imprese valuta il Cloud come un elemento strategico prioritario.

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Nonostante l’effetto virtualizzazione abbia sinora riguardato l’ambiente server, VMware continua a essere attenta alla virtualizzazione del desktop, o meglio, del client, enfatizzando con questo termine l’eterogeneità diffusa dei dispositivi terminali utilizzati oggi in tutte le imprese. Non solo il desktop tradizionale, ma tutta la tecnologia emergente di smartphone e tablet diventa oggi il presupposto per lo sviluppo e l’evoluzione dell’infrastruttura di virtualizzazione del workplace. La volontà di VMware, come testimonia l’ultima versione 5.1 di VMware View, indirizza infatti la gestione virtualizzata di ambienti compositi. «La virtualizzazione del dektop rappresenta il presente, per questo continueremo a supportarla, ma il futuro è app-centrico». L’approccio di VMware alla virtualizzazione del client è legato a un’astrazione dalla tecnologia client e a una focalizzazione sulle applicazioni. Ecco, quindi, spiegata l’importanza di un software come VMware Horizon Application Manager, un vero broker applicativo che semplifica la complessità dettata dall’utilizzo di device eterogenei da parte degli utenti. Come è stato ampiamente affermato nel corso del VMware Forum 2012, l’infrastruttura software della virtualizzazione tende sempre più a essere concepita in una modalità coerente con le dinamiche dell’era Post-Pc.