Simpana 9 di CommVault faciliterà la transizione dei clienti VMware vSphere 5 verso infrastrutture cloud scalabili, private, pubbliche o ibride
La transizione dai data center fisici a virtuali continua e un numero sempre maggiore di clienti sceglie la virtualizzazione come ambiente di riferimento per le proprie applicazioni strategiche. Per molte aziende, la rapida crescita dei dati, l’aumento delle implementazioni di server virtuali e la crescente tendenza al consolidamento dei data center, stanno spingendo al limite le esistenti soluzioni di backup e di ripristino.
Con il rilascio di VMware vSphere 5 e della suite di infrastruttura cloud VMware, vengono ulteriormente estesi i limiti di performance e scalabilità grazie al supporto di macchine virtuali (VM) fino a quattro volte più potenti delle versioni precedenti. Questo notevole aumento a supporto di potenza di calcolo, memoria, rete e storage, fa sì che l’IT possa tranquillamente implementare macchine virtuali più grandi e con applicazioni performance intensive e business critical all’interno delle stesse. L’esigenza di una soluzione moderna di gestione dei dati che possa tenere questo passo, è ora più pressante che mai.
Il software Simpana 9 di CommVault è pronto ad affrontare questo massiccio aumento delle capacità delle VM grazie ad un approccio moderno alla protezione dei dati delle infrastrutture virtuali. Stando al passo con gli sviluppi della tecnologia VMware, il software Simpana garantisce la capacità di proteggere centinaia di macchine virtuali in pochi minuti e di scalare per proteggerne migliaia, oltre a fornire un approccio al back up off-host, che garantisca un facile backup anche alle VM più grandi e performance intensive. Con il rilascio del Service Pack 3 di CommVault Simpana 9, i clienti possono ottenere flessibilità e controllo ancora maggiori sugli ambienti virtuali, grazie alle nuove funzionalità di gestione del ciclo di vita della macchina virtuale e di provisioning.
“Da anni ci dedichiamo ad aiutare i nostri clienti a superare le problematiche legate alla protezione dei dati su infrastrutture server virtuali, con nuove funzionalità che anticipino di fatto le loro esigenze, mettendo in comunicazione ambienti IT virtuali e fisici”, ha spiegato David West, senior vice president, marketing and business development di CommVault. “Con il supporto per VMware vSphere 5 offerto da Simpana 9, assieme a funzionalità avanzate di protezione come SnapProtect, CommVault va ad occupare una posizione di leadership in tema di protezione dei dati su server virtuali”.
“Con VMware vSphere 5 e la nostra suite di infrastruttura cloud, VMware amplifica il valore che i clienti possono ottenere dalle proprie risorse virtuali, abilitando operazioni di ampio respiro in ambiente cloud”, ha aggiunto Parag Patel, vice president, Global Strategic Alliances di VMware. “Le funzionalità di backup, protezione dei dati e gestione dei server virtuali offerte da Simpana 9 rappresentano una componente importante di questa soluzione completa”.
Le innovazioni apportate
CommVault ha recentemente annunciato il Service Pack 3 di Simpana 9, che include il supporto completo per VMware vSphere 5. Il software Simpana 9 SP3 di CommVault offre funzionalità fondamentali per operazioni di backup, ripristino e gestione dei dati in ambienti VMware vSphere 5, tra cui:
• Protezione di centinaia di macchine virtuali in pochi minuti.
• Scalabilità per proteggere migliaia di macchine virtuali.
• Protezione delle applicazioni performance intensive con impatto minimo sull’operatività.
• Navigazione a livello di file, per un ripristino dei file granulare, rapido e semplice.
• Con VMware vSphere 5 protetto dal software Simpana, i clienti possono essere certi che i loro dati applicativi più importanti verranno gestiti e protetti con continuità e potranno orientarsi facilmente alla transizione verso ambienti cloud scalabili privati, pubblici o ibridi.
Le nuove funzionalità di gestione del ciclo vita delle VM di VMware, incluse nel SP3, regolano la creazione e la scadenza di macchine virtuali basandosi su policy utente. Utilizzando una console web, gli amministratori possono creare e gestire una serie di macchine virtuali costruite su template autorizzati da VMware vCenter Server. Gli utenti possono stabilire le regole di scadenza per permettere alle macchine virtuali di essere rimosse dal sistema, liberando in questo modo risorse fondamentali per la produzione e per nuovi utilizzi.
Inoltre, una nuova caratteristica chiamata VM Live Browse permette agli utenti di navigare tra le immagini di backup di macchine virtuali basate su Windows, conservate in una SnapProtect SnapCopy, su base granulare a livello di file, senza richiedere la raccolta di metadati durante il backup. Questa nuova opzione di navigazione a livello di file monta automaticamente un’immagine della macchina virtuale per presentare i dettagli a livello di file in un browser e mette a disposizione degli utenti tutte le opzioni di ripristino a livello di file del Virtual Server Agent (VSA) di CommVault. Gli utenti possono indirizzare il Live Browse a qualsiasi VSA/SnapCopy nella gerarchia delle policy di storage.
Simpana 9 SP3 estende la protezione moderna dei dati dal fisico al virtuale, fino al cloud.
La capacità esclusiva del software Simpana di combinare sotto una base di codice comune funzionalità di backup, ripristino, archivio, replica, gestione e ricerca, aiuta i clienti ad ampliare i propri ambienti storage, gestire vecchi server fisici e virtuali ancora in uso, ambienti di storage cloud e le sfide legate alla protezione dei dati e la gestione delle informazioni che incontrano.
Secondo lo Storage Software Insight di IDC di giugno 2011, le aziende stanno rivedendo le loro strategie di backup divenute critiche, con nuove pratiche di “protezione dei dati modernizzate” che integrano nativamente snapshot, repliche e copie persistenti —da server fisici o virtuali— e che siano sicure, deduplicate e accessibili da un unico punto di accesso. Con Simpana 9, secondo lo studio Insight di IDC, “CommVault ha creato la base che permette ai propri clienti di proteggere i propri dati, dal core al cloud”.
