Con i server virtuali l’utilizzo delle videoconferenze è più semplice e produttivo

Una ricerca di Forrester Research rivela che il 71% dei responsabili IT stima un maggiore utilizzo delle videoconferenze nel 2013. La virtualizzazione dei server e l’accesso al Cloud permetteranno di avere funzionalità ampliate delle videoconferenze

Nel 2013, i responsabili IT hanno in previsione di aumentare la capacità della propria infrastruttura di videoconferenza e sfruttare maggiormente le videoconferenze desktop. Tuttavia, continuano a dover affrontare problemi quali costi elevati e complessità di implementazione dovuti alla predisposizione e all’utilizzo di un’infrastruttura di videoconferenza tradizionale. Per contro, l’aumento dell’utilizzo della virtualizzazione dei server sta rapidamente assurgendo a modello standard per il settore IT. Questo profilo mira a individuare i trend relativi all’hardware per videoconferenze e a capire se i motivi che spingono i responsabili IT a scegliere server virtuali siano applicabili anche a un’infrastruttura di videoconferenza virtualizzata.

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La diffusione delle videoconferenze è limitata da problemi infrastrutturali

Nel dicembre 2012, LifeSize ha commissionato a Forrester Consulting una ricerca sulle mutevoli esigenze di videoconferenza delle società statunitensi di fascia media. Forrester ha interpellato 55 dirigenti IT con potere decisionale sugli investimenti in videoconferenza. I dati mostrano come gli intervistati abbiano pressanti priorità di espansione delle funzionalità di videoconferenza nel 2013, tra le quali spiccano:

Aumento della capacità dell’infrastruttura di videoconferenza. Oltre la metà degli intervistati ha indicato il miglioramento o l’espansione dell’infrastruttura video come priorità elevata o critica, prevedendo un maggiore utilizzo delle videoconferenze nel 2013.

Ampliamento del ricorso alle videoconferenze desktop. Le videoconferenze desktop (una priorità per il 51% degli intervistati) incidono in modo particolare sulla necessità di disporre di capacità incrementale, poiché i responsabili IT intendono offrire questa tecnologia a un numero sempre maggiore di dipendenti.

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Introduzione di nuove funzionalità, quali registrazione e streaming. Quasi la metà degli intervistati considera prioritaria la possibilità di effettuare videoconferenze a più partecipanti (bridging), mentre per il 44% è fondamentale disporre di funzionalità di registrazione, streaming e trasmissione e il 42% si concentrerà sulla semplificazione dell’attraversamento firewall per le videochiamate B2B.

Tuttavia, i reparti IT si trovano ancora a dover affrontare numerosi problemi nella predisposizione e nell’utilizzo dell’infrastruttura di videoconferenza. I responsabili IT sono particolarmente preoccupati dai seguenti aspetti:

Costo di acquisto dell’infrastruttura. Circa la metà degli intervistati considera problematico il costo dell’infrastruttura. Negli ultimi anni, i prezzi elevati delle infrastrutture video hanno alimentato l’interesse in modelli di distribuzione alternativi, come le infrastrutture basate sul cloud o virtualizzate.

Complessità di implementazione e integrazione. Il 31% degli intervistati ha problemi di implementazione e integrazione con l’infrastruttura di videoconferenza. Il 20% incontra difficoltà nel dover utilizzare più sistemi o sistemi separati per gestire i vari componenti dell’infrastruttura. Una percentuale simile di intervistati è preoccupata dal tempo e dall’energia necessari a gestire/mantenere un’infrastruttura complessa, mentre per un ulteriore 22% il problema sono i costi continui per mantenere in funzione l’infrastruttura.

Mancanza di flessibilità per adeguare la capacità o aggiungere funzionalità. L’approccio all’implementazione di un’infrastruttura di videoconferenza che prevede hardware dedicato permette al reparto IT di aumentarne la capacità soltanto con incrementi significativi (un problema per quasi un quarto degli intervistati) e rende particolarmente scomode l’esecuzione di test e l’introduzione di nuove funzionalità (come le chiamate a più partecipanti).

La virtualizzazione dei server rimane una delle maggiori priorità per l’hardware informatico

A differenza dell’approccio all’implementazione di un’infrastruttura di videoconferenza che prevede hardware dedicato, il 74% di coloro che prendono le decisioni relative all’hardware sta dando la massima importanza alla virtualizzazione dei server come modello di distribuzione standard in altri ambiti, grazie alla facilità di gestione, alla flessibilità e ai vantaggi economici offerti dalla creazione di un’infrastruttura condivisa. La virtualizzazione, inoltre, consente un minore costo totale di proprietà per i server e permette al reparto IT di distribuire più velocemente le risorse su tali server.

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Forrester ha chiesto ai dirigenti IT con potere decisionale sugli investimenti in soluzioni video di esprimere il proprio interesse per i benefici dei server virtualizzati applicati all’infrastruttura di videoconferenza. Gli intervistati hanno espresso interesse per le seguenti caratteristiche:

Infrastruttura di videoconferenza consolidata. Oltre la metà degli intervistati è interessata a ridurre al minimo la necessità di più componenti. Oltre la metà è interessata ad avere un’unica interfaccia di gestione dell’infrastruttura di videoconferenza, piuttosto che dover accedere e gestire diverse finestre per gestori di infrastrutture e terminali, server di attraversamento firewall e NAT, nonché soluzioni di registrazione e streaming.

Controllo capillare della capacità incrementale. Il 44% degli intervistati vorrebbe poter offrire capacità aggiuntiva anche di una sola postazione o porta per volta. In questo modo, potrebbero adeguare l’infrastruttura di videoconferenza alle reali necessità senza il costo e il rischio implicati dall’acquisto di capacità in grandi blocchi prima di averne effettivamente bisogno.

Possibilità di testare nuove funzionalità senza hardware aggiuntivo. Un approccio software permette al reparto IT la flessibilità di implementare in poco tempo nuove funzionalità su istanze nuove o esistenti di server virtualizzati. È così possibile testare, ad esempio, la registrazione o lo streaming, oppure la videoconferenza desktop e mobile, senza dover acquisire e predisporre i dispositivi aggiuntivi. Il 42% degli intervistati si è detto interessato a questa possibilità.

Interessanti benefici di un’infrastruttura di videoconferenza virtualizzata

Le esigenze di videoconferenza stanno mutando con l’espandersi delle strategie organizzative, che ora supportano l’impiego più ampio del video desktop, delle chiamate B2B, della registrazione e dello streaming. Con l’aumentare del numero di terminali connessi all’infrastruttura di videoconferenza e il desiderio delle aziende di aggiungere componenti infrastrutturali per consentire nuove funzionalità, i reparti IT necessiteranno di soluzioni migliori per contenere il costo e gestire la complessità di implementazione.

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I vantaggi della virtualizzazione sono interessanti poiché forniscono al reparto IT un’architettura flessibile per la distribuzione delle videoconferenze basate su software. La virtualizzazione dei server è già una delle priorità per l’hardware informatico, con il 71% dei responsabili che pianifica di ampliarne l’utilizzo nel 2013.1 I primi utilizzatori delle infrastrutture di videoconferenza virtualizzate beneficeranno dell’accesso unico per la gestione di un’infrastruttura integrata, con maggiore controllo per offrire capacità incrementali.