Con Red Hat, Roma è la capitale dell’open source

A cura di Gianni Anguilletti, country manager di Red Hat Italia

Va in archivio con un grande successo di pubblico la settima edizione dell’Open Source Day di Red Hat, andata in scena ai primi di novembre presso il Salone delle Fontane a Roma. Gli oltre 1300 partecipanti hanno avuto la possibilità di verificare direttamente lo stato di salute dell’open source in Italia, grazie ad un mix di ricerche di mercato, presentazioni strategiche e case study.

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Nel corso dell’evento è stata messa in luce la presenza sempre più significativa delle tecnologie open source sul mercato italiano, con la presentazione di una ricerca SDA Bocconi che ha evidenziato come questa siano già state adottate dall’83% delle aziende, che spesso e volentieri le utilizzano in ambiti mission critical. Parallelamente, Red Hat si è confermata come vendor più apprezzato dalle aziende interpellate, per il suo mix di flessibilità, affidabilità, autonomia, costo e innovazione.

La capacità di innovare, intrinseca nell’approccio open source, è stata messa in evidenza da Werner Knoeblich, General Manager EMEA di Red Hat, che ha illustrato come numerose realtà locali ed internazionali siano state capaci di rivoluzionare il proprio modello di business con il supporto di Red Hat, ottenendo vantaggi immediati e preparandosi al meglio per il futuro.

Tra le presentazioni della giornata hanno trovato spazio una serie di case study locali, tra cui Inail e Generali, nel corso delle quali i partecipanti hanno potuto ascoltare dalla viva voce dei clienti come le tecnologie Red Hat siano state in grado di supportare le loro attività, portando significativi vantaggi sia dal punto di vista economico che organizzativo. Proprio l’impatto positivo dell’open source sul business aziendale è stato uno dei fili conduttori dell’intera manifestazione, evidenziando quanto ormai questo approccio tecnologico sia radicato all’interno del tessuto produttivo di casa nostra.

Nell’ambito specifico della Pubblica Amministrazione, Carlo Piana di Array ha illustrato le specificità che rendono l’open source la tecnologia ideale per questo determinato settore, evidenziando le sue capacità di rispondere alle problematiche tipiche delle realtà pubbliche.

Nella mattinata hanno trovato spazio anche alcuni dei partner principali di Red Hat: se HP ha presentato i propri piani di evoluzione strategica in ambito open source finalizzati all’innovazione ed alla capacità di finire servizi avanzati di consulenza ai clienti, Accenture ha anticipato una nuova soluzione di order management costruita su piattaforma Red Hat JBoss Enterprise Application Platform sviluppata insieme a Red Hat e che verrà prossimamente commercializzata congiuntamente dalle due aziende. Nel pomeriggio durante le sei sessioni suddivise per aree tematiche (Linux, Middleware/SOA, Virtualization, Cloud, Big Data e Open Source Adoption) si sono susseguite presentazioni a cura di esperti Red Hat, partner e testimonianze di clienti su progetti di successo.

Nell’edizione di quest’anno ben 20 Partner di Red Hat hanno arricchito la giornata con esperienze, competenze e soluzioni. Oltre a quelli già citati ricordiamo Alfresco, Avnet, Babel, CA Technologies, Cisco, Dell, Delphis Informatica, Extra, Fastlane – GKI, IBM, IKS, Intel, Itway, Plurimedia, Sigma Network, TAI, Vertica e ZetaCloud.

Il successo di questa giornata di lavori rappresenta un riscontro particolarmente importante per noi, che cerchiamo ogni giorno di ascoltare le aziende nostre clienti per fornire al loro business il supporto di cui necessitano per affrontare al meglio il mercato. Assieme ai dati raccolti sul campo da SDA Bocconi, questo risultato ci stimola a continuare ad impegnarci al meglio delle nostre possibilità per continuare a fornire al mercato soluzioni all’avanguardia abbinate a servizi di livello assoluto: chi decide di puntare sull’open source sa quali sono le potenzialità che questo approccio tecnologico permette di realizzare, e che vanno ben oltre la semplice riduzione dei costi.