Il Miur alla fine ha dovuto desistere dal suo proposito di non fornire le risposte corrette per il concorsone per i docenti

I sindacati hanno chiesto formalmente, dopo un incontro svoltosi al Ministero il 29 novembre, la pubblicazione integrale di tutti i 3.500 quesiti e delle relative risposte. Dopo l’elevato numero di lamentele, alla fine il simulatore per esercitarsi nella prima prova selettiva permetterà al candidato di visualizzare alla fine di ogni batteria il numero di risposte esatte/errate con l’indicazione della lettera in ogni risposta. Inoltre, il Miur dà anche la possibilità di utilizzare il simulatore sul proprio smartphone o tablet.

Copiare non si fa, ma nemmeno speculare

Il proposito del Miur di non fornire tutti i quesiti e le relative risposte deriva dal fatto che il Ministero voleva evitare che i candidati imparassero a memoria i quesiti. I sindacati hanno però sottolineato come siano venduti in Rete già numerosi software, si dice apparsi sul web ad appena 2 ore dal rilascio dei quesiti da parte del Ministero, che potrebbero non solo facilitare la diffusione delle risposte ma anche fornirle inesatte, oltre a speculare sul bisogno di esercizio dei futuri docenti. La richiesta dei sindacati pare sensata, perché rilasciare un simulatore incompleto quando le risposte sono già online su altri portali?

La Rete dice che il software funziona

Sul web circolano già, anche attraverso i social network, le risposte esatte ai quesiti e a quanto pare non ci sono imprecisioni, sono tutte corrette. Pare che per il software incriminato non si possa nemmeno parlare di plagio perché sebbene le risposte, le immagini e le richieste combacino, le domande sono poste in maniera leggermente differente rispetto all’esercitatore del Miur. Come si sia riusciti a conoscere le 3.500 domande e relative soluzioni in così poco tempo rimane un mistero.

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