contemporary locus: la app che fa scoprire i luoghi del passato attraverso l’arte contemporanea

App numero 4 per contemporary locus, con l’intervento dell’artista Grazia Toderi al Teatro Sociale di Bergamo

contemporary locus, curato a Bergamo da Paola Tognon in collaborazione con Paola Vischetti,  presenta la sua app numero 4 per la mostra che vedrà come protagonista l’artista Grazia Toderi, a confronto con lo spazio del Teatro Sociale, uno dei luoghi più preziosi e significativi della città (22-23 giungo 2013).

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In accompagnamento all’esposizione, la app di contemporary locus 4 si potrà scaricare gratuitamente su App Store, per iPhone e iPad, in italiano e in inglese, insieme a quelle delle tre precedenti edizioni del progetto, tra le prime app legate a un ciclo espositivo di arte contemporanea.

Non solo un catalogo digitale, ma vero e proprio strumento di orientamento culturale, la app progettata da Elisa Bernardoni offre in maniera specifica per ciascuna esposizione di contemporary locus informazioni logistiche, approfondimenti aggiornati dedicati alle opere, agli artisti, alla storia dei luoghi, ampliando la visita nel tempo e nello spazio, in un’ottica attiva e partecipata. Tappa dopo tappa, si costruisce così un percorso virtuale che collega le diverse edizioni, tra i luoghi della città e attraverso l’intero ciclo espositivo.

In questo caso la fruizione virtuale del Teatro Sociale, del suo dialogo con l’arte contemporanea e della sua storia, si intreccia con quella offerta ai visitatori della mostra dall’installazione video di Grazia Toderi, in una simultanea esperienza dello spazio, prima e dopo la sua ristrutturazione. L’intervento dell’artista prevede infatti la proiezione sul fondale del palco del Teatro dell’opera Sound (2002), video realizzato da Toderi proprio all’interno del Teatro Sociale prima della sua ristrutturazione, nel ciclo di lavori che l’artista ha dedicato ai più significativi teatri italiani. Conosciuta la volontà di restaurare lo spazio, l’artista ha voluto realizzare un lavoro che mettesse in luce la condizione tra bellezza, memoria e degrado, tra storia e futuro del Teatro Sociale prima del restauro.

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La sperimentazione della relazioni tra luoghi antichi e le nuove visioni che l’arte di oggi può proiettare su di essi si completa così grazie al contributo delle nuove tecnologie, non come semplice adesione al trend del momento: la scelta di non “usare la carta”, ma di concentrarsi sul digitale, è parte integrante di questo progetto culturale e della sua visione curatoriale, di un approccio che si interroga costantemente sull’attivazione di dispositivi aperti e sostenibili di fruizione dell’arte e di svelamento del territorio. Una città italiana con il fascino diffuso dei suoi luoghi storici, spesso nascosti o dimenticati, l’intervento di riscoperta e di lettura site-specific di artisti italiani e internazionali, le potenzialità di una piattaforma informativa e partecipativa che parte dal sito internet, si sviluppa come community su tutti i principali social network e si apre alla mobilità di un pubblico sempre più internazionale grazie a una app dedicata: sono gli ingredienti di una formula che apre una strada concreta e sostenibile, nel dibattito non solo sul ruolo ma anche sui mezzi della cultura nello sviluppo dei territori del nostro Paese.

contemporary locus, progetto a cura di Paola Tognon con la collaborazione di Paola Vischetti, nasce nel 2011 con l’intento di interpretare luoghi del passato attraverso la ricerca espressiva del presente. L’arte contemporanea è infatti elemento fondante del progetto quale strumento di interpretazione e di contaminazione tra passato e presente, tra luoghi segreti e simbolici, attraverso l’intervento site specific di artisti italiani e stranieri.

contemporary locus 4 – Grazia Toderi

Teatro Sociale, Bergamo

a cura di Paola Tognon

con la collaborazione di Paola Vischetti

22 – 23 giugno 2013

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Inaugurazione: sabato 22 giugno ore 10.00

contemporary locus 2012

Le edizioni passate di contemporary locus hanno visto la riapertura del Luogo Pio Colleoni, residenza quattrocentesca nel cuore di Città Alta fondata dal condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni, in cui sono intervenuti gli artisti Huma Bhabha e Francesco Carone; della Cannoniera San Giacomo, parte delle Mura Venete e una delle più importanti testimonianze italiane dell’architettura militare del Cinquecento, nella quale hanno lavorato Anna Franceschini e Steve Piccolo; e, infine, dell’ex Hotel Commercio, parte dell’antico complesso conventuale di S. Spirito del XIV secolo e più antico luogo di accoglienza della città, in cui l’intervento di Francesca Grilli e Vlad Nanca ne ha permesso la riapertura.

Le app di contemporary locus 1, 2 e 3 rimangono scaricabili gratuitamente insieme alla nuova app di contemporary locus 4.