Cucine Lube rinnova il data center con VEM sistemi

VEM sistemi ha realizzato una soluzione basata su NetApp MetroCluster per fornire a Lube un’infrastruttura di storage affidabile, conveniente, facile da gestire e a basso impatto energetico

VEM sistemi annuncia che Cucine Lube, uno dei più importanti brand italiani attivi nella produzione e vendita di cucine componibili, si è affidata alla propria consulenza per realizzare un’infrastruttura di storage affidabile, conveniente, facile da gestire e a basso impatto energetico basata su NetApp MetroCluster.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

L’innovazione è il motore della crescita per Lube, dai materiali di prima qualità, alla cura dei dettagli, fino all’attenzione massima agli aspetti ecologici, un’attitudine che si rispecchia in uno spiccato orientamento all’adozione di tecnologie all’avanguardia anche in ambito IT. Grazie alla locazione operativa per l’approvvigionamento hardware, Lube può rinnovare ogni tre anni l’infrastruttura informatica e affrontare nuovi progetti avendo sempre a disposizione gli strumenti più moderni.

Solo una soluzione con una tecnologia innovativa e moderna, pensata in chiave green, poteva rispondere alle richieste di Lube.

“VEM sistemi si è rivelato il partner decisivo per il nuovo progetto di restyling del Data Center, con cui avevamo intenzione di abbattere il rischio di indisponibilità dell’infrastruttura di storage dedicata all’archiviazione ed elaborazione dati” ha dichiarato Mirko Giardetti, responsabile Digital e infrastrutture IT di Lube, “soprattutto perché ci hanno proposto una tecnologia in grado di assicurarci una maggiore affidabilità in ottica Disaster Recovery, ma allo stesso tempo conveniente e a basso consumo energetico.”

VEM ha disegnato un progetto che ha compreso l’utilizzo di NetApp MetroCluster, una soluzione di storage che offre disponibilità ininterrotta per evitare la perdita dei dati, integrato in un’architettura Data Center in cui le componenti di elaborazione dati sono suddivise tra due siti differenti che, anche se facenti parte della stessa sede, al momento possono fornire adeguate garanzie di business continuity, permettendo così a Lube di raggiungere tutti gli obiettivi di affidabilità, contenimento dei costi e abbattimento dei consumi.

Leggi anche:  Mechinno, le sfide del 2024 tra meccanica e innovazione

“L’implementazione di MetroCluster ci ha dato l’opportunità di crescere e di avvicinarci al nostro obiettivo di Disaster Recovery”, sottolinea Giardetti. “I nostri sistemi attualmente risiedono in due siti ubicati all’interno del perimetro aziendale e collegati in fibra, in modo tale che, sia in termini di storage che di potenza elaborativa, consentano la ridondanza in caso di danni fisici”.

VEM ha sottoposto a Lube anche la soluzione più adatta a contenere il più possibile l’impatto ambientale, che grazie all’uso di NetApp MetroCluster, ha contribuito ad abbattere i consumi energetici del Data Center del 50%, una stima calcolata a seguito della virtualizzazione di circa 30 server fisici confluiti nella nuova architettura.

Ma il valore di VEM consiste anche nell’aver esordito con una realtà aziendale nuova proponendo una soluzione così innovativa da integrare in una componente fondamentale dell’IT e, di conseguenza, del business. “Se la nostra sfida è stata quella di far percepire in fase decisionale tutti i vantaggi di affidarsi a una tecnologia completamente nuova, ma certamente altamente affidabile e flessibile, la sfida di Lube è stata quella di mettere in discussione la soluzione precedente con la quale non avevano mai avuto particolari problemi se non di limiti fisici e di scarsa flessibilità,” conclude Andrea Giuliani, Cloud Technologies Team Leader di VEM sistemi. “Insieme abbiamo realizzato il sogno di ogni Responsabile IT: poter contare su di un’infrastruttura sempre efficiente, sempre funzionante, di fronte a qualsiasi evenienza, anche il vero disastro.”