Il mondo degli affari calcola i costi causati dal crimine informatico

Di Jerome Sicard, Regional Manager, Southern Europe, MarkMonitor

Lo scorso 9 marzo l’Indipendent (UK) ha pubblicato un interessante articolo sulle cifre della criminalità informatica, che costringe le aziende a proteggersi dalla crescente minaccia di questi attacchi.

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Non solo le aziende ma anche gli enti governativi sono alla mercé dei cyber criminali: il Ministero delle Finanze Francese ha ammesso di essere stato colpito da un attacco di hacker che hanno cercato di accedere a documenti relativi al vertice del G20 di Parigi.

Le sorprendenti statistiche contenute in questo articolo mettono sicuramente in evidenza l’urgente necessità delle aziende di proteggersi dagli attacchi informatici in continua crescita. E’ assurdo che tutto ciò che rende Internet un ambito fantastico per incrementare gli affari lo faccia diventare anche il luogo perfetto per commettere atti illeciti. Considerato che il costo per le aziende è stato calcolato in 20 miliardi di sterline all’anno, le società devono affrontare la sfida per porre fine al crimine informatico, in un modo pratico, economico e che tuteli il loro buon nome.

Le aziende devono accettare il fatto che i loro marchi stanno affrontando un numero sempre crescente di minacce on-line, che insidiano gravemente gli investimenti di marketing mettendo a rischio la reputazione del marchio, la fiducia dei clienti e i ricavi. Le strategie adottate dai truffatori informatici sono varie e diffuse, dal cybersquatting alle truffe mediante ricerche a pagamento, e hanno l’obiettivo di vendere merci contraffatte o rubare traffico per deviarlo su siti alternativi.

La buona notizia è che, a prescindere dai metodi utilizzati, è possibile respingere i colpevoli grazie alla tecnologia. Le società che si occupano di protezione dei marchi possono individuare ed eliminare tali minacce monitorando una vasta gamma di fonti di dati e automatizzando l’adozione di adeguati provvedimenti. Mark Monitor utilizza una tecnologia brevettata per tenere sotto costante controllo più canali Internet di qualsiasi altra soluzione, tutela la brand equity, il traffico on-line, gli investimenti di marketing, i ricavi e la reputazione da diversi tipi di uso illegittimo del marchio.

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Purtroppo i reati contro i marchi (es. contraffazione) sono sempre esistiti, ma in passato avevano bisogno di una rete di distribuzione o degli angoli delle strade, oggi invece viene fatto tutto on-line: ma questa rete intricata va disfatta, e in fretta.