Cloud ibrido con System Center 2012

La nuova soluzione di Microsoft propone una gestione integrata del modello public e private

Microsoft ha annunciato System Center 2012, una soluzione integrata per gestire in modo centralizzato il Cloud privato e pubblico. «Se ormai la virtualizzazione è una realtà – afferma Luca Venturelli, direttore della divisione Server & Cloud di Microsoft Italia -, gli analisti sostengono che nel 2012 su un totale di 8 milioni di server rilasciati solo 2 milioni saranno fisici, il prossimo step sarà giungere a un’IT concretamente as-a-Service, in modo da automatizzare i processi e accelerare il provisioning delle risorse necessarie a ciascuna azienda».

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

System Center 2012, afferma Venturelli, si muove proprio in questa direzione poiché le aziende potranno gestire e controllare con un unico strumento tutto ciò che è presso di loro, on premise, e tutto ciò che hanno in Cloud, rendendo possibile un modello di tipo ibrido, sfruttando i vantaggi del Cloud, ma mantenendo in casa le applicazioni e le strutture che necessitano una customizzazione e una sicurezza particolare».

System Center 2012, che viene proposto in due versioni sulla base delle esigenze di virtualizzazione (Standard e datacenter), è costituito da otto prodotti fino a oggi proposti singolarmente. Si tratta di: App Controller, Orchestrator, Virtual Machine Manager, Configuration Manager, Service Manager, Operations Manager, Data Protection Manager e EndPoint Protection.

System Center 2012 poggia su soluzioni server Microsoft, ma può essere utilizzato per gestire qualsiasi istanza di virtualizzazione anche di terze parti con un licensing semplificato.

La soluzione è già disponibile e, secondo quanto riferisce il manager Microsoft, sta riscuotendo molto interesse.

Alla presentazione alla stampa italiana era presente un utente che lo ha già sperimentato e ha voluto portare la sua testimonianza. Si tratta di Alessandro Barrocu, IT manager del Porto Industriale di Cagliari, una realtà piuttosto complessa che necessità di gestire e controllare costantemente la movimentazione delle merci.

Leggi anche:  La strategia multi-cloud inizia on premise

«Tutte le nostre sedi sono collegate tramite linee dati Mpls, e localmente abbiamo circa una ventina di server, dei quali i tre quarti virtualizzati, per gestire le merci dal piazzale fino a destinazione. Questo significa avere un quadro costante delle singole movimentazioni. Abbiamo la necessità di capire minuto per minuto dove sorgono problemi di movimentazione. Il nostro bisogno è di una piattaforma che consenta un controllo di tutto il parco installato all’interno del terminal.

All’inizio si è proceduto installando un sistema demo di System Center 2012 per monitorare dalle release dei sistemi operativi dell’installato, allo stato dei Service Pack implementati, è poi stato interfacciato l’ambiente virtuale VMware per poterlo monitorare, senza i paletti di Exchange, riuscendo a seguire l’iter di ogni singola macchina anticipandone l’eventuale della criticità prima che diventi causa di blocco. «Il prossimo passo – ha continuato Barrocu – sarà l’implementazione dei sistemi di ticketing e dell’intelligence dei dati per i servizi di sicurezza». Anche gli apparati mobili sono gestiti da System Center e, prossimamente, il Porto di Cagliari avvierà un progetto per il controllo dei differenti sistemi in uso senza vincolare l’utente a una scelta di un prodotto specifico.