Dell e Italiaonline: il cloud per i giovani e le imprese

La trasformazione dell’informatica non riguarda solo le aziende consolidate. Le tecnologie possono rilanciare l’Italia nel ricco mercato dello sviluppo di nuove applicazioni

Dell, l’azienda di hardware x86 che tanti anni fa ha rivoluzionato il mondo informatica distribuita introducendo un modello di vendita diretta che ha cambiato molte regole del mercato, oggi è diventata – non solo con il suo hardware ma anche attraverso un nutrito catalogo di soluzioni e servizi di consulenza – protagonista dell’evoluzione verso il cloud computing. Un paradigma che nella sua articolazione “privata” naturalmente investe la trasformazione delle infrastrutture e dei data center aziendali e che in chiave di public cloud ha dato vita al nuovo business del “cloud provider”.

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Proprio con il partner Italiaonline, un cloud provider che fonda il suo data center sui prodotti Dell PowerEdge, e con Intel (anch’essa molto motivata con una offerta combinata di appliance hardware e servizi), Dell Italia ha organizzato un incontro inserito in una serie di conversazioni sul cloud “all’italiana”. «Secondo le nostre stime, da qui al 2020 il mercato mondiale del cloud computing genererà un volume di 240 miliardi di dollari» ha esordito Fabrizio Garrone, solution manager e responsabile delle strategie di Dell in ambito cloud. «Solo nel comparto delle cloud application, gli investimenti a livello mondiale passeranno dai 23 miliardi di dollari del 2011 ai 67 del 2016. A fine anno il 60% dei workload nei datacenter sarà su sistemi virtuali e, fatto ancora più interessante, il 66% del traffico generato dai public data center sarà di natura cloud. Non a caso, negli ultimi tre anni, tre data center su quattro, sempre su scala mondiale, hanno aumentato la propria capacità fisica».

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A favore della trasformazione, ha proseguito Garrone, Dell Italia persegue un duplice obiettivo di offerta. «Una parte più evolutiva, che affronta la trasformazione in senso più infrastrutturale, introducendo la virtualizzazione senza intervenire troppo sulle applicazioni; e una decisamente “rivoluzionaria”, orientata alle piattaforme e alla “cloudizzazione” delle applicazione». Al centro c’è comunque la famiglia di server PowerEdge, che oggi si presenta anche come soluzione “cloud in a box” PowerEdge VRTX (pronunciato “vortex”). «Una soluzione molto apprezzata dalle piccole e medie imprese perché racchiude tutto il necessario per adottare un modello di cloud privato: cinque unità rack, il server Windows, e una serie di wizard di configurazione messe a punto in collaborazione con 4Ward, per facilitare al massimo anche strategie di cloud ibrido integrandosi in modo trasparente con le offerte pubbliche». In campo private, Garrone ha concluso parlando degli sforzi rivolti al Platform as a Service insieme a società come Joyent, o all’integrazione applicativa con specialisti di cloud middleware come Boomi, una società che Dell ha acquisito nel 2010.

Per Italiaonline – il cloud provider che il gruppo Sawiris ha mantenuto dopo la cessione della Telco Wind, integrandovi sia i portali consumer Libero e Virgilio sia i servizi di data center proposti da ItNet (uno dei più longevi Isp italiani) – è intervenuto Matteo Giampaolo, marketing director della business unit Internet Solutions, che si avvale di tre data center in Italia per un totale di oltre 500 rack e 3.000 server fisici. Una business unit che oggi vanta più di 3.000 clienti (inclusi i due portali e le attività di Italiaonline nel settore della pubblicità online e dei servizi di directory) ed eroga servizi di public e private cloud attraverso uno staff di 400 persone. «Dalla partnership con Dell e Joyent, che il gruppo Sawiris controlla al 30% – ha detto Giampaolo – nasce tutta la nostra offerta public e private cloud, che in questa seconda articolazione si avvale anche della nostra esperienza della piattaforma OpenStack, Joyent SmartOs e di tutti gli ambienti e motori di virtualizzazione, VMware HyperV e Xen, così come degli ambienti di sviluppo cloud come NodeJs e i database come Hadoop. Grazie a Dell, le nostre soluzioni cloud garantiscono ottimizzazione dei costi, semplicità nelle interfacce e nella gestione, flessibilità e rapidità».

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I servizi di cloud pubblico di Italiaonline, ha poi sottolineato Giampaolo, hanno un preciso spunto “motivazionale” essendo rivolti in modo specifico al mondo dei giovani sviluppatori, delle community e delle startup che trovano nel cloud computing e nelle soluzioni Iaas e Paas una risposta ottimale alle loro esigenze. «Insieme ai servizi svolgiamo anche vere e proprie attività di scouting e promozione dei talenti, attraverso una iniziativa come Project Smarthappy, che continua a cercare talenti, specialmente quelli disposti a cimentarsi nelle nuove tendenze della Internet of Things e dell’open hardware». Tra le giovani startup che il Progetto ha contribuito a lanciare e sostenere, Giampaolo ha citato Sportsquare, una azienda orientata al gaming sportivo «cresciuta grazie alla nostra piattaforma».