Diffamazione online, cosa non va

Costa e Verini di PDL e PD hanno messo a punto gli emendamenti necessari per portare le norme sulla diffamazione anche ai giornali on line, ma il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri blocca tutto

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Perchè sulla carta non si può diffamare e su internet si?” E’ l’interrogativo che si è posto Enrico Costa, capogruppo del PDL alla Camera quando alla proposta realizzata con il pari grado del PD Walter Verini è stato dato parere negativo dal sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri. Dopo il no di Ferri, Costa ha chiesto la sospensione della seduta: ”Il sottosegretario ha dato parere contrario agli emendamenti della maggioranza tra gli applausi dei grillini e di SEL. Ma sinceramente – ha detto Costa – non capisco la sua posizione. Se le norme sulla diffamazione si applicano ai quotidiani perché non si devono applicare anche alla versione on line degli stessi quotidiani? Sulla carta non si può diffamare su internet sì?”.

Il medium è il messaggio?

La paura di SEL e del Movimento Cinque Stelle è che PDL e PD vogliano imbavagliare la rete, l’ennesimo tentativo di porre il veto alla libertà di espressione di blog e testate digitali. A confermarlo è Daniele Farina, capogruppo Sel in commissione Giustizia: “Nella distrazione generale, in commissione Giustizia alla Camera si sta tentando di calare un colpo all’informazione in Rete. In maniera totalmente surrettizia Pdl, Pd e Scelta civica hanno presentato emendamenti per estendere la nuova disciplina sulla diffamazione a mezzo stampa anche ai siti internet aventi natura editoriale. Un colpo di mano silenzioso cui ci opporremo“.

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Tutto rinviato

Per il momento la seduta della commissione, non senza le proteste di relatori, è stata rinviata a domani mattina alle 8 (forse il problema è l’orario). Secondo quanto si legge in rete, è probabile che il governo riveda la sua posizione perchè il Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, non sarebbe stato messo al corrente dell’opinione del sottosegretario.