L’Associazione nazionale dietisti italiani (Andid) lancia l’allarme sulle app giapponesi che insultano l’utente per spronarlo a perdere peso. Secondo il presidente dell’ente di categoria, Giovanna Cecchetto, questo tipo di software non aiuta correttamente coloro che desiderano perdere peso poiché “si perde il confronto con altre persone, in particolare col medico o l’operatore sanitario”. L’obiettivo degli utilizzatori dell’app infatti non dovrebbe essere quello di essere magri, ma seguire uno stile di vita sano.

Educazione alimentare

Cecchetto sottolinea come l’utilizzo degli insulti non faccia altro che abbattere ulteriormente la già bassa autostima di chi non si trova a suo agio con il proprio corpo. Le maggiori problematiche sono legate ovviamente agli adolescenti. I modelli proposti dell’app non aiutano a insegnare ai più giovani una coscienza alimentare ma semplicemente propongono metodi temporanei per perdere peso, che non fanno altro che danneggiarli. Gli stessi concetti espressi da Cecchetto si possono estendere allla dieta schock del cerotto sulla lingua diventata molto di moda negli ultimi tempi.

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