Al via primo osservatorio su effetti SEPA e PSD

SIA-SSB, in collaborazione con Capgemini e CeTIF – Università Cattolica, hanno presentato ed inaugurato oggi un percorso triennale di appuntamenti ed eventi “The Roadmap for the new Europe”, che saranno gestiti in partnership dalle tre società con l’obiettivo di fornire un supporto strutturato e completo alle banche italiane e ai nuovi soggetti finanziari (“Payment Institutions”) nel cammino di adeguamento e di innovazione richiesto dalla Payment Services Directive (PSD) e dalla Single Euro Payments Area (SEPA).

Per il 2009 la “Roadmap” prevede alcuni momenti di condivisione e confronto, quali il tradizionale convegno “DoyouSepa”, promosso da SIA-SSB e giunto alla 4a edizione, che si svolgerà in ottobre, altri più prettamente di lavoro. Rientra in quest’ultimi l’annuncio odierno dell’avvio dell’Osservatorio di Ricerca 2009¬2012, iniziativa voluta dai tre partner e nata per supportare le banche italiane nel percorso di trasformazione dell’industria dei pagamenti determinato a livello europeo in seguito all’introduzione della SEPA e all’imminente recepimento della PSD.
Concepito come tavolo di lavoro dedicato per banche e istituzioni finanziarie, l’Osservatorio di Ricerca ha l’obiettivo di individuare le determinanti del valore economico del business dei pagamenti in Italia e in Europa, tenendo conto anche dell’evoluzione del modello di servizio portato da SEPA e PSD, e diventare centro di competenza capace di assicurare un presidio di analisi costante e di lungo periodo. L’iniziativa consentirà, da un lato, di sviluppare sensibilità e cultura in merito alle principali trasformazioni dell’industria dei pagamenti; dall’altro, di sviluppare un network di professionisti nazionali e internazionali che si confrontano su criticità, azioni e priorità operative da implementare nel triennio.

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Lo scenario di riferimento
Il progetto congiunto di SIA-SSB, Capgemini e CeTIF si inserisce in un contesto di forte evoluzione del sistema dei pagamenti europeo, iniziato con la creazione della SEPA e giunto ad una nuova svolta con l’imminente entrata in vigore della PSD il 1° novembre prossimo. La PSD, nello specifico, imporrà alle banche di adeguarsi a un nuovo quadro normativo che armonizzerà i comportamenti, gli obblighi e le responsabilità dei Payment Services Provider (PSP), rimuovendo le barriere all’entrata di nuovi operatori di servizi di pagamento – anche non bancari – e determinando possibili ripercussioni in termini di minori ricavi rispetto all’attuale modello di servizio.
Secondo le stime pubblicate sul World Payments Report 2008 di Capgemini, in Europa si registra una decisa crescita (oltre il 10% annuo) del comparto dei pagamenti, dovuto principalmente all’incremento delle transazioni con carta e agli strumenti di incasso. In tale quadro, i pagamenti non-cash stanno crescendo in tutte le aree geografiche, creando un mercato rilevante con oltre 50 miliardi di operazioni per un controvalore di oltre 60.000 miliardi di Euro, di cui il 7,9% come quota parte dell’Italia.
In questo contesto, l’effetto combinato di autoregolamentazione e compliance avrà importanti impatti sui ricavi. Da un lato l’effetto competitivo di SEPA determinerà una possibile diminuzione dei ricavi diretti da pagamenti in Italia tra €1,5 miliardi (-29%) e €3 miliardi (-58%), in Europa tra €18 (-38%) e €29 miliardi (-62%). Dall’altro, le nuove regole definite dalla PSD, pur non incidendo direttamente sui livelli di pricing, influiranno – seppur in maniera diversa tra Corporate e Retail – per complessivi €1,2 miliardi per il solo sistema Italia. L’effetto congiunto della PSD e della SEPA in termini di possibile riduzione dei ricavi connessi ai pagamenti è stimato tra i 2.7 e 4.2 miliardi di euro per le sole banche italiane.
In un tale scenario, diventa fondamentale una proposizione efficiente ed innovativa negli aspetti architetturali e tecnologici al fine di fornire alle banche delle soluzioni volte ad ottimizzare gli investimenti che le stesse dovranno affrontare per trasformare il loro business.

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Il ruolo dell’Osservatorio di Ricerca
Il nuovo scenario europeo dei pagamenti evidenzia la necessità per le banche di ripensare il proprio modello di ricavi nel suo complesso e, conseguentemente, dotarsi di modelli operativi e architetture tecnologiche che consentano di migliorare l’efficienza e l’efficacia dei propri sistemi di produzione ed erogazione.

L’Osservatorio di Ricerca si compone di quattro fasi principali, distribuite su un arco temporale di tre anni e accomunate da un monitoraggio costante dello stato di attuazione della normativa:
• Linee guida e metodologia di valutazione, per definire il modello di posizionamento strategico e il modello di posizionamento economico;
• Best practice e KPI, per confrontarsi con le migliori esperienze e identificare un modello idoneo di indicatori;
• Benchmarking, nel corso della quale le banche possono confrontarsi con il mercato in dipendenza della strategia adottata;
• Continuous Improvement, con cui offrire alle banche il supporto necessario a valutare l’allineamento della strategia alle logiche di best practice internazionali e offrire gli strumenti per il continuo miglioramento del sistema dei pagamenti, in un’ottica non solo di riduzione dei costi, ma anche di efficacia commerciale e di proposition sul mercato.

“L’Osservatorio di Ricerca è la prima iniziativa del genere in Europa che consentirà alle banche di confrontarsi attivamente sul proprio posizionamento ed analizzare la dimensione economica dei servizi erogati, alla luce della creazione della SEPA e dell’entrata in vigore della PSD ”, afferma Renzo Vanetti, Amministratore Delegato di SIA-SSB. “Abbiamo il know-how, le soluzioni, l’esperienza e la visione innovativa per affiancare le banche in questo periodo di trasformazione che vogliamo che loro vivano secondo una logica di mercato e non meramente normativa”.
“La trasformazione dell’industria dei pagamenti in Europa è la più significativa cui il sistema bancario sia mai stato sottoposto e non può essere affrontata senza una strategia che tenga conto del valore economico del business dei pagamenti”, afferma Sergio Magnante, Vice President – Financial Services Leader di Capgemini Italia. “La durata dell’Osservatorio garantisce il presidio nel tempo delle variabili di cambiamento e ciò consentirà di definire e mettere a punto indicatori e metodi che le banche potranno condividere per misurarsi, confrontarsi e migliorare costantemente”.
“L’Osservatorio di Ricerca raccoglie una duplice sfida”, afferma Federico Rajola, Direttore Scientifico di CeTIF. Da un lato si pone l’obiettivo di rappresentare uno strumento di confronto su temi strategici e di lungo periodo che accompagna le istituzioni non solo nel loro cammino verso l’adozione della normativa, ma soprattutto nell’osservazione dei fenomeni successivi al recepimento. Dall’altro si caratterizza per il coinvolgimento di istituzioni e centri di ricerca di natura internazionale. Crediamo quindi che esso possa rappresentare il primo Payment System Research Program, iniziativa che ci auguriamo possa prolungarsi oltre il triennio definito”.

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