Capgemini misura l’eGov europeo

Capgemini Consulting, la divisione Global Strategy and Transformation Consulting del Gruppo Capgemini, si è aggiudicata un contratto di quattro anni con la Commissione Europea per la realizzazione di un benchmark che evidenzi lo stato dei servizi di eGovernment in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, più Norvegia e Islanda.

Si tratta dell’estensione del precedente contratto, della durata di sette anni, per il quale dal 2001 Capgemini analizza, attraverso una valutazione di oltre 14.000 enti pubblici in 31 Paesi, i dati inerenti i servizi di eGovernment e li classifica secondo due indicatori principali: il livello di sofisticazione nell’erogazione di servizi pubblici on-line e il livello di disponibilità completa on-line dei servizi offerti.

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“Questo sistema di benchmarking si è rivelato, se si guarda agli anni recenti, un importante punto di riferimento per le amministrazioni pubbliche europee, facendo nascere confronti diretti e aperti sui modelli di sviluppo. Il nostro obiettivo è di modernizzare il benchmark dal 2009 per migliorare ulteriormente la sua rilevanza a favore di coloro che debbono decidere le politiche di miglioramento dei servizi pubblici negli Stati dell’Unione Europea”, ha aggiunto Maurizio Mondani – AD di Capgemini Italia. “Dato che la misurazione si basa su indicatori convalidati dai governi di tutti i Paesi partecipanti, questa operazione di benchmarking è diventata una pietra miliare nel panorama di valutazione dell’eGovernment”.

L’eGovernment è un fattore riconosciuto di trasformazione del settore pubblico, che dà ai cittadini e alle aziende europee facile accesso a servizi amministrativi online moderni ed efficienti, qualsiasi essi siano, in qualsiasi momento. L’obiettivo dello studio è di fornire un benchmark ai diversi Paesi europei per confrontare i progressi e condividere le best practice su questo aspetto.

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Questo studio è parte della i2010 initiative lanciata nel 2005 dall’Unione europea per portare i benefici della società dell’informazione a tutti i cittadini europei. I criteri di misurazione ricoprono in particolare il livello di complessità e di disponibilità complessiva di servizi pubblici online. Il report misura anche l’esperienza degli utenti. Le conclusioni di questo studio benchmark condotto da Capgemini saranno pubblicate per la fine del 2009.

I principali risultati dell’edizione 2007 del Report eGovernment

Lo studio realizzato nel 2007 rilevava che tutti gli Stati ossia i 27 Stati membri dell’Unione Europea con l’aggiunta di Islanda, Norvegia, Svizzera e Turchia – avevano migliorato sia la disponibilità dei servizi pubblici on-line sia il livello di sofisticazione dei servizi a cui imprese e cittadini possono accedere via web. Si era registrato infatti un forte aumento della disponibilità di servizi pubblici completamente on-line, passati dal 50% del 2006 al 58% nel 2007, ma soprattutto della qualità dei servizi messi a disposizione dei cittadini.
Nonostante uno scenario positivo, risultava tuttavia un gap del 20% tra i servizi completamente disponibili on-line per i cittadini (50%) e quelli disponibili per le imprese (70%).

In particolare, l’Austria risultava il Paese più avanzato in termini di accessibilità ai servizi di e-Government, raggiungendo il 100% di adesione ai criteri previsti dalla Commissione Europea sui 20 servizi rilevati. Di rilievo la differenza registrata, pari al 90%, tra il Paese leader, l’Austria, e le Nazioni ultime in classifica. Trend positivo anche per l’Italia che aveva compiuto netti progressi rispetto al 2006 con un punteggio pari al 79% per il livello di sofisticazione complessiva ed un miglioramento della disponibilità completa on-line passata dal 58% al 70%.

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Nell’edizione 2007 era stato inserito per la prima volta un pacchetto di rilevazioni incentrato sull’utente, per valutare sicurezza dei dati, l’accesso multicanale, la facilità di immissione dei dati e la conformità agli standard di accessibilità.
Sotto questo aspetto l’Italia aveva ottenuto un punteggio pari al 20%, sullo stesso piano della media dei 27 Stati membri (19%).

Il Programma i2010

Il piano d’azione i2010 per creare una società europea dell’informazione per la crescita e l’occupazione si articola su cinque priorità:

• Non lasciare indietro alcun cittadino: promuovere l’inclusione attraverso l’eGovernment in modo tale che tutti i cittadini possano accedere agevolmente a servizi sicuri e innovativi.

• Trasformare l’efficienza e l’efficacia in realtà contribuendo in modo significativo ad accrescere la soddisfazione degli utenti, la trasparenza e la responsabilità e ad alleggerire gli oneri amministrativi.

• Attuare servizi fondamentali a forte impatto destinati ai cittadini e alle imprese: entro il 2010 il 100% degli appalti pubblici sarà disponibile – e il 50% sarà effettivamente aggiudicato – per via elettronica, con accordi di cooperazione relativi ad altri servizi pubblici on-line a forte impatto destinati ai cittadini.

• Mettere in atto strumenti chiave per consentire ai singoli cittadini e alle imprese di beneficiare, entro il 2010, di un accesso autenticato, adeguato, sicuro e interoperabile ai servizi pubblici in tutta Europa.

• Rafforzare la partecipazione e il processo decisionale democratico impiegando strumenti efficaci che facilitino un dibattito pubblico e la partecipazione al processo decisionale democratico.