Expo 2015: energia per lo sviluppo

“Effetto Expo” & “Effetto Green”

Andrea Lacaita: «Dalla suggestione modernista l’impegno per il rilancio»

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«Con l’Expo, Milano ha ottenuto la responsabilità di portare sul palcoscenico mondiale la visione italiana della modernità e le proposte del nostro ingegno per affrontare le grandi sfide del prossimo secolo. Il tema dello sviluppo sostenibile e delle fonti energetiche è centrale». Risponde così Andrea Lacaita, ordinario di Elettronica al Politecnico di Milano e responsabile del laboratorio di Nanoelettronica, quando lo vado a trovare per chiedergli il suo punto di vista di uomo di scienza sull’Expo. Il tema dell’esposizione “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” per il professore «significa dimostrare al mondo che il nostro sistema socio-economico è in grado di proporre tecnologie e innovazioni significative per affrontare la sovrappopolazione e la scarsità di risorse, facilitando la formazione, lo scambio e l’aggregazione di conoscenza».

L’industria Ict può incidere sia come driver interno, sia esterno per migliorare l’efficienza energetica e lo sviluppo, «ma l’Expo non deve tradursi nella vendita di tecnologia e infrastrutture fine a se stessa per realizzare allestimenti avveniristici che saranno poi smantellati o resteranno inutilizzati».

  «Non c’è innovazione senza ricerca»

Come affrontare il tema dell’energia? L’industria Ict è parte del problema. L’Ict è responsabile del 2% delle immissioni di CO2, ma l’Ict già oggi è in grado di incidere sul restante 98% se tutte le aziende per il proprio settore e la Pa decidessero di accelerare l’adozione di infrastrutture dell’informazione di nuova generazione. Sappiamo che un server produce in un giorno la stessa quantità di anidride carbonica di un Suv in 25 km e che l’alimentazione e il raffreddamento costano ogni anno quasi il 60% del valore di acquisto iniziale. L’insieme dei server installati in tutto il mondo consumano ogni anno tanto quanto l’Italia e la Francia messe insieme. Per produrre un kilowattora di energia al momento si emettono nell’atmosfera circa 160 grammi di anidride carbonica. Per il professor Lacaita «Milano con l’Expo ha il compito di proporsi in modo credibile come una metropoli attenta ai valori ambientali e all’avanguardia nella promozione di stili di vita eco-compatibili. L’effetto “green” delle tecnologie si moltiplica se è possibile innescare anche un “effetto Expo”. Le piccole e medie imprese si trovano a operare in un contesto nazionale e internazionale estremamente complesso e in continua evoluzione. Il principale strumento che hanno a disposizione per essere competitive è l’innovazione. Ma non c’è innovazione senza ricerca».

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Le nanotecnologie stanno incidendo in maniera significativa sulle politiche energetiche e il loro impatto nell’immediato futuro sarà anche più rilevante. Secondo Bcc Research, entro il 2011, il mercato relativo alle nanotecnologie varrà oltre 25 miliardi di dollari. Non è un caso che il francese Albert Fert e il tedesco Peter Gruenberg abbiano vinto il premio Nobel per la Fisica del 2007.

«Alla luce della congiuntura economica recessiva e della qualità della vita metropolitana – spiega Andrea Lacaita – la macchina dell’Expo mette sul piatto obiettivi che appaiono veramente molto arditi. La sfida dell’Expo non deve essere una fuga in avanti, ma deve fornire quella scossa necessaria alla politica e all’intelligenza produttiva per superare le difficoltà, in un momento in cui corriamo il rischio di chiuderci nel pessimismo e di limitare gli slanci immaginativi. Come l’esposizione del 1906 è stata una tappa che ha segnato la volontà del sistema lombardo e nazionale di affermare la sua presenza nel momento della grande industrializzazione europea e della modernizzazione dei trasporti, così l’Expo 2015 può segnare un momento di rilancio di Milano e del Paese, nel contesto di una nuova consapevolezza che, la crisi finanziaria, sembra aver riportato all’attenzione della nostra autocoscienza: l’Italia è un Paese manifatturiero».

Leggi l’approfondimento integrale nella sezione di Data Manager Online dedicata all’Expo