HP supporta la PA a stampare in modo sostenibile

In tempo di crisi economica le imprese del settore pubblico hanno visto il proprio budget diminuire drasticamente, ma non è cambiata la richiesta da parte dell’Unione Europea di ridurre del 20% il CO2 entro il 2020.

Per far fronte a questa duplice necessità HP propone le sue soluzioni di imaging e printing, in grado di aiutare quelle imprese che devono far fronte alla riduzione dei costi con quelli che sono gli obiettivi di ecosostenibilità.

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Per le aziende della Pubblica Amministrazione, uno dei meccanismi chiave per il conseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 è il Green Public Procurement (GPP), un’infrastruttura di criteri inclusa nelle recenti direttive dell’Unione Europea per gli approvvigionamenti del settore pubblico.

Nell’ambito del processo di GPP dell’Unione Europea, i miglioramenti delle attrezzature IT aziendali, e di quelle per la stampa in particolare, sono stati identificati come un elemento che può apportare un significativo contributo alla riduzione delle emissioni inquinanti di un’organizzazione.

Il GPP è una vera e propria chiamata all’azione per il settore pubblico in Europa. I suoi obiettivi sono decisamente ambiziosi: la Commissione propone di raggiungere il 50% dell’obiettivo GPP da parte di ogni stato membro entro il 2010: ciò significa che entro il 2010 il 50% degli approvvigionamenti della Pubblica Amministrazione nell’Unione Europea dovrebbe rispondere a quanto stabilito dal GPP.

La Commissione propone, inoltre, diverse raccomandazioni specifiche per la stampa, tra cui:

• Centralizzare le attività di stampa

• Utilizzare modelli elettronici per i materiali di comunicazione aziendali

• Installare dispositivi multifunzione o stampanti con funzionalità di stampa fronte-retro

• Offrire formazione agli utenti sulla quantità di carta utilizzata e sui possibili risparmi

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• Ridurre al minimo gli sprechi per la stampa, facendo un uso più ampio possibile di flussi di lavoro elettronici/digitali

Si tratta di un’attività complessa che richiede attenzione e supporto da parte di partner efficienti e in questo contesto HP ricopre un ruolo importante. Con HP è infatti possibile monitorare in maniera più controllata i costi IT, molti dei quali restano nascosti o privi di qualsiasi misurazione.

Secondo un recente studio, per ogni euro speso per l’effettiva stampa di un documento, un’impresa ne spende altri 9 per la gestione della stampa stessa (questi costi comprendono spese per le strutture, il tempo degli utenti, la gestione dei documenti e il supporto IT).

Poiché non si tiene conto di questi aspetti, il vero costo dei parchi stampanti (il loro Total Cost of Ownership, o TCO) spesso non viene compreso e lo stesso vale per l’impatto ambientale che hanno le stampanti.

Nel settore pubblico, inoltre, l’imaging and printing si evolve più tatticamente che strategicamente: i dispositivi vengono aggiunti al comparto in risposta ad un bisogno immediato, piuttosto che inseriti all’interno di un progetto globale e più strategico.

Viene dato così maggior peso al prezzo d’acquisto e minor rilevanza ai benefici futuri che una stampante multifunzione può avere. Il risultato tende a essere un’infrastruttura frammentata sia dal punto di vista tecnico che a livello amministrativo.

Come risposta a questa tendenza, HP propone soluzioni di outsourcing IT e ambienti IT gestiti. Nel caso della stampa, questo implica l’implementazione di soluzioni di Managed Print Services (MPS).

“HP IPG è leader nel settore MPS e offre soluzioni che permettono alle Pubbliche Amministrazioni di ottimizzare i costi mantenendo alti i benefici – ha affermato Enrico Toson, Enterprise Printing Solutions &Services sales manager, HP Imaging and Printing Group Italiana.

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“Il rispetto ambientale deve essere visto come fattore imprescindibile delle proprie strategie di business, anche alla luce della difficile fase per l’economia mondiale: bilanciare queste due diverse esigenze è possibile, e noi lavoriamo proprio per facilitare questo risultato”, ha concluso Toson.