La Provincia di Milano diventa un territorio digitale

La nuova generazione dell’interconnettività passa per la Provincia di Milano. Sono già 1.800 i chilometri di fibra ottica di ultima generazione posati dalla Provincia sul territorio per collegare tutte le strutture della pubblica amministrazione. E nel 2011 saranno 2.600, a coprire praticamente tutto il territorio dell’area metropolitana milanese.

La Rete telematica provinciale è a tutti gli effetti un prototipo di Next Generation Network (NGN), in grado di interconnettere tutte le realtà pubbliche e private esistenti sul territorio, comprese le sedi istituzionali, ad una velocità minima di 50 MB al secondo.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

L’opera, realizzata interamente dalla Provincia di Milano ad un costo complessivo di 7 milioni e 900 mila euro, sfrutta un sistema all’avanguardia tecnologica non solo in Italia, ma in tutta Europa. La dorsale telematica adotta infatti sistemi fotonici oggi ancora in fase sperimentale nei paesi nordici.

La realizzazione di un’opera di questo genere a costi minimi è resa possibile dalla sapiente valorizzazione delle infrastrutture provinciali, in particolare il condotto fognario, grazie ad un sistema di cavi resistenti realizzati con materiali all’avanguardia.

I costi dell’opera saranno inoltre ammortizzati totalmente dal risparmio in termini di costi di telefonia. Grazie a questo sistema, in tre anni la Provincia ha già risparmiato quasi tre milioni di euro in costi di telefonia. Sono infine già iscritti nelle previsioni di Bilancio 14 milioni di euro derivanti dalla stipula di contratti di locazione a lungo termine di infrastruttura telematica (tubi, microtubi e fibre) con i principali player di telecomunicazioni presenti sul mercato.

“La Rete Telematica Provinciale – dichiara Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano – è la dimostrazione che le istituzioni pubbliche si possono rivelare esempi di capacità di innovazione e di eccellenza tecnologica, rimanendo in un’ottica di ottimizzazione dei costi. Con un investimento di meno di 8 milioni di euro infatti, la Provincia di Milano si è dotata di una Rete che ne vale 170, e che permetterà di offrire un ventaglio di servizi all’avanguardia in tutti i campi, dalla sicurezza alla salute, come si addice ad un grande polo economico europeo”.

Leggi anche:  Svolta digitale della PA. Lavori in corso

La realizzazione della Rete Telematica Provinciale si ispira ai seguenti obiettivi: 

Realizzazione di una infrastruttura per tutti i cittadini, che permetta il superamento del “ digital divide” a costi contenuti e di rapida realizzazioneErogazione di un servizio a sostegno dello sviluppo del territorioEfficace gestione dei costi da parte dell’amministrazione provincialeValorizzazione delle risorse infrastrutturali già esistentiCreazione di un progetto all’ avanguardia: prototipo di Next Generation Network  Un’infrastruttura per tutti (superamento del Digital Divide)

La Rete Telematica Provinciale metterà una Rete in fibra ottica all’avanguardia a disposizione di tutti, non solo nei punti dove le aziende di TLC hanno più convenienza ad investire, ovvero nei maggiori centri di interesse economico e industriale e lungo i loro assi di collegamento.

Questo è reso possibile dall’attività di innovazione sulle metodologie dei componenti che costituiscono la Rete, che valorizza le infrastrutture già esistenti, abbattendo gli elevati costi di realizzazione di nuove infrastrutture.

I portanti in fibra ottica possono ora essere messi a disposizione degli operatori di TLC a condizioni eque, trasparenti e non discriminatorie. La disponibilità di infrastrutture accessibili e gestite permette ad ogni operatore di scegliere l’architettura più consona ai servizi che vuole offrire.

La fibra ottica garantisce infatti la larga banda utilizzabile per soddisfare ogni esigenza di comunicazione, sia tradizionale che evoluta (multimediale, interattiva). 

Servizio a sostegno dello sviluppo del territorio

La presenza di una rete capillare in fibra ottica rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo dell’area, non solo per quanto riguarda i servizi erogati dagli enti pubblici, ma anche per quanto riguarda lo sviluppo delle aziende.

Innanzitutto, la completa interconnessione di tutti i Comuni presenti sul territorio provinciale farà confluire le risorse provenienti dalla Pubblica amministrazione locale, (Aziende, Scuole, ASL, Università, Consultori) nella Rete Telematica della Provincia di Milano, creando un sistema informativo unitario e integrato, capace di trasformare la Provincia di Milano in un territorio digitale

Leggi anche:  Come recuperare lo SPID: la guida passo passo per tutti i provider

La Rete Telematica Provinciale metterà inoltre a disposizione connessioni velocissime anche nelle zone più isolate, favorendo le aziende che operano in questi contesti. Non solo. Attraverso l’eliminazione di una serie di ostacoli burocratici e realizzativi, la Rete sarà in grado di promuovere l’azione di una pluralità di soggetti locali, di dimensioni spesso contenute, che possono avvalersi di una soluzione infrastrutturale d’avanguardia e al servizio della propria missione specifica (fornitura di servizi a valore aggiunto per i turisti, Location Based Services, etc.). 

Efficace gestione dei costi da parte dell’amministrazione provinciale

La realizzazione di tutta l’infrastruttura al costo complessivo di 7 milioni e 900 mila euro è totalmente finanziata con il risparmio della spesa corrente relativa alle telecomunicazioni. (1 milione e 345 mila euro solo nel 2008). 

Sono inoltre previsti 14 milioni di introiti iscritti a bilancio derivanti dalla stipula di contratti Iru (Indefeasible Right of Use – locazione a lungo termine) di infrastruttura telematica (tubi, micotubi e fibre) con i principali player di telecomunicazioni presenti sul mercato.

Il contenimento dei costi realizzativi della Rete è stato reso possibile grazie ad una attività di innovazione sulle metodologie dei componenti che costituiscono la Rete nei suoi elementi principali (cavidotti, cavi e opere civili accessorie).

Il valore di mercato stimato dell’intera rete è  pari a 170 milioni di euro. 

Valorizzazione delle risorse infrastrutturali già esistenti

Le modalità utilizzate nella posa della Rete consentonola completa valorizzazione delle risorse infrastrutturali della Provincia (strade provinciali e canale scolmatore di nord-ovest) e di alcune partecipazioni (in Società per Azioni, Aziende Consortili e Consorzi). E’ prevista inoltre la formalizzazione di protocolli d’intesa con Comuni e aziende partecipate per la creazione di sinergie tecniche per la reciproca condivisione ed estensione di infrastrutture telematiche.

La nuova metodologia di posa mette inoltre a disposizione una rete ottica di monitoraggio di tutti gli elementi alle relativi alle risorse infrastrutturali destinate ad ospitare i cavidotti, con notevoli benefici in termini di manutenzione gestione, nonché la prevenzione, da parte dei gestori preposti, di eventuali atti vandalici. 

Leggi anche:  eGov: meno della metà dei servizi pubblici transnazionali sono disponibili online a causa delle difficoltà linguistiche e di identificazione elettronica

Una tecnologia all’avanguardia: il prototipo di una Next Generation Network

La Rete Telematica Provinciale costituisce un vero e proprio prototipo di Rete di Nuova Generazione (Next Generation Network – NGN).

La NGN è costituita da una meta-infrastruttura che va oltre quelle esistenti, ovvero una rete “core” cui si collegano tutte le altre reti d’accesso. La NGN si avvale di tecnologie nano-fotoniche in alternativa all’utilizzo dei circuiti elettrici. Queste tecnologie permettono di eliminare la costosa conversione degli attuali sistemi ottici da segnale elettrico ad impulso fotonico con una velocità virtualmente illimitata.

L’adozione di sistemi fotonici – ancora oggi in fase sperimentale nei Paesi nordici – ma già adottata dalla Provincia di Milano con soddisfacenti risultati di performance ed abbattimento dei costi – permette la realizzazione di una rete interamente ottica, dove non solo è ottica la trasmissione dei segnali, ma ottico è anche il processamento degli stessi.

Il risultato è una velocità degli scambi a 50 Mega al secondo sia in upload che in download. 

La dorsale di rete, che sarà completata entro la fine del 2011, si estende per circa 2.600 km di tracciato fisico, in grado di erogare una capacità connettiva di 70.000 km di fibre ottiche. La dorsale è costituita da due tipologie di cavi in fibra ottica contenenti ciascuno 144 fibre di ultima generazione già in grado fin da subito di garantire una notevole capacità di banda trasmissiva, nell’ordine di tetrabit (equivalenti a milioni di Megabit) al secondo.

Per la realizzazione sono stati studiati e adottati cavi appositamente strutturati per l’utilizzo nei condotti fognari, senza l’ausilio di particolari protezioni o di apparati speciali (robot), dedicati alla attività di posa.