Palmisano sollecita investimenti in infrastrutture pubbliche

Il Ceo di Ibm guarda con cauto ottimismo alla possibile ripresa del mercato e incoraggia le amministrazioni a investire per rendere più efficiente la gestione e funzionamento di settori vitali per l’economia

L’economia mondiale si è in qualche modo stabilizzata. Samuel Palmisano, Ceo di Ibm, esprime un cauto ottimismo sulle condizioni di mercato attuali.

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In un discorso tenuto a Londra davanti ad esponenti della comunità finanziaria e del governo britannico, presso l’Istituto di Affari Internazionali, Palmisano non nasconde tuttavia preoccupazioni riguardo alla frenata degli investimenti in ambito pubblico: “Le risorse continuano a scarseggiare nonostante il crescente numero di problemi che si devono affrontare su scala globale”.

Segnali di ottimismo riguarda alle proiezioni di spesa per il 2010 provengono da Forrester Research. Gli analisti della società prevedono per gli Stati Uniti un aumento della spesa IT del 6,6% rispetto al 2009 per complessivi 568 miliardi di dollari.

Risultato che se si dovesse confermare ribalta completamente il momento recessivo che ha perdurato nel corso del 2009, anno in cui gli investimenti sono diminuiti dell’8,2% rispetto alla spesa sostenuta nel 2008. Stesso andamento è previsto a livello mondiale, con una crescita stimata dell’8,9%.

Palmisano sollecita i governi e le istituzioni a trovare fondi e finanziamenti in aree dove Ibm vende prodotti e servizi: nell’amministrazione delle città, nella sanità e in altri settori pubblici.

Investimenti, afferma, che hanno tutte le caratteristiche e potenzialità per ridurre i costi nel lungo periodo così come è accaduto per tutte quelle aziende che nell’ultimo decennio hanno investito per innovare le proprie infrastrutture tecnologiche.

Le opinioni e le idee espresse da Palmisano sono coerenti con una politica societaria che guarda con sempre maggiore interesse al mercato delle public utilities, sistemi intelligenti e servizi per gestire e innovare l’erogazione di energia elettrica, gas e acqua, così come il mondo delle telecomunicazioni e della sanità.

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Negli ultimi anni un ulteriore settore sul quale si è impegnata Ibm è lo studio e progettazione di servizi in grado di fornire soluzioni per una migliore, più efficace ed efficiente gestione del traffico.

Ibm è diventata nel tempo un’azienda con un peso hardware progressivamente più leggero. Il Wall Streeet Journal afferma che solo il 9% del reddito lordo proviene dalla vendita di hardware mentre dieci anni fa la percentuale era del 24%.

La componente software e servizi è ormai invece largamente maggioritaria e assicura alla global company l’82% degli utili.