Software del Cnr in “riuso” al MiBAC

Firmato un protocollo d’intesa con cui il Ministero per i Beni e le Attività Culturali potrà riutilizzare l’applicativo Oil, realizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, per il supporto delle attività di assistenza al personale. Un esempio di collaborazione tra p.a., finalizzata al contenimento dei costi ed alla razionalizzazione delle attività informatiche.

Contenere i costi e ottimizzare i servizi destinati al supporto delle attività di assistenza al personale: questo l’obiettivo del protocollo che stabilisce il ‘riuso’, da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), del software Oil – Online Interactive heLpdesk messo a punto dall’Ufficio Sistemi informativi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

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Tra i punti di forza dell’applicazione di cui disporrà il MiBAC, la tracciabilità e la trasparenza dell’iter di lavorazione delle richieste di supporto, garantite dalla possibilità di controllare in tempo reale lo stato della pratica ‘aperta’ o ‘in lavorazione’.

Il software garantisce inoltre la velocizzazione e ottimizzazione dell’assistenza al personale, tramite un efficiente sistema di smistamento delle richieste. In ultimo, consente all’utente di dare un proprio riscontro sulla soluzione proposta dal servizio di assistenza e prevede un sistema di monitoraggio dell’efficienza dei servizi prestati, tramite la produzione di report sullo stato delle pratiche avviate e sui tempi di risposta.

L’applicativo – in seguito all’accordo siglato dal Direttore Generale del Cnr, Fabrizio Tuzi, e dal Direttore Generale per l’Organizzazione, gli Affari Generali, l’Innovazione, il Bilancio e il Personale del Ministero, Antonia Pasqua Recchia – sarà fruibile a tempo indeterminato e a titolo gratuito (non esclusivo) da tutto il personale dipendente del MiBAC, consentendo la gestione unificata dei servizi di helpdesk informatico e semplificando e velocizzando le procedure di assistenza al personale.

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“Nel corso degli anni, in tutti i processi di ammodernamento e innovazione sviluppati nel Ministero stiamo percorrendo la strada del contenimento dei costi e dell’ottimizzazione delle risorse pubbliche”, ha affermato Antonia Pasqua Recchia.

“In tale ambito è fondamentale sia lo scambio di buone pratiche tra enti pubblici sia, soprattutto, il riuso del software applicativo, in particolare quando si tratta di software open source. Questo accordo risponde alle esigenze di lotta agli sprechi e di miglioramento delle performance lavorative, dando valore alla trasparenza delle richieste e alla tracciabilità dell’iter lavorativo”.

“Oil è stato realizzato da una software factory interna costituita con l’obiettivo di gestire tutte le fasi di sviluppo delle soluzioni applicative dell’Ente”, ha spiegato Maurizio Lancia, direttore dell’Ufficio Sistemi Informativi del Cnr, “e, in linea con le indicazioni del Codice dell’Amministrazione Digitale, si basa su standard aperti e strumenti open source che favoriscono il riutilizzo del software”.

“Questo accordo, in coerenza con la ‘Legge di semplificazione’ del 1999 e la Legge 289/2002, costituisce un positivo esempio di collaborazione tra pubbliche amministrazioni finalizzata al contenimento dei costi ed alla razionalizzazione delle attività in ambito informatico”, ha sottolineato Fabrizio Tuzi, Direttore Generale del Cnr.