Web family: oggi si può

Disponibile on line un servizio per le famiglie. Si chiama “Tuttofamiglia” ed è stato promosso dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia e dall’INPS.

Sembra un duplicato di una nota serie televisiva americana il nuovo servizio offerto dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia. Invece “Tuttofamiglia” ha obbiettivi ben diversi dall’indice d’ascolti o dalla popolarità del quasi omonimo “Tutto in famiglia”. Il servizio nasce infatti per assistere milioni di famiglie attraverso un call center e un sito web, grazie ai quali gli italiani potranno informarsi sulle misure di sostegno al reddito o sulla tutela di maternità e paternità.
“Tuttofamiglia” debutterà mercoledì 15 luglio presso l’ufficio stampa di Palazzo Chigi. Il progetto è stato incoraggiato oltre che dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia anche dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS). Proprio per questo gli utenti del servizio utilizzeranno la già esistente struttura organizzativa del contact center INPS: tramite contatto telefonico, utilizzando uno specifico centralino dedicato dell’INPS, e tramite web attraverso apposite icone presenti sui siti web www.politichefamiglia.it ed www.inps.it. Inoltre il servizio sarà accompagnato da una campagna di comunicazione istituzionale, finalizzata a garantirne la massima promozione.
L’iniziativa si inserisce in quel grande quadro disegnato qualche tempo fa dal Ministro Brunetta. Quel quadro, un po’ troppo ottimisticamente, rappresentava un’Italia al passo con i tempi, computerizzata anche nelle operazioni più banali. Molti degli obiettivi sono stati non dico raggiunti, ma per lo meno abbozzati. Alcuni servizi sanitari, consulenze mediche sono disponibili on line, così come lo sono il rendiconto del lavoro degli impiegati statali e più recentemente la consulenza web per le famiglie. Un altro tassello verso la composizione di una grande mappa virtuale in cui l’Italia primeggerà per burocrazia, amministrazione, comunicazione assolutamente ultraveloci è stato inserito. Peccato che per completare il puzzle che farebbe dell’Italia il paese più efficiente dell’anno manchino ancora un bel po’ di tessere.

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