Passare la notte sugli eBook? No grazie, ancora sui libri di carta

Ecco cosa ne pensano gli universitari italiani

Passare la notte a preparare l’esame sull’e-book? Proprio no. Almeno per ora, a giudicare da quanto emerge dall’indagine “Studenti universitari, manuali per lo studio e nuove tecnologie” a cura dell’Ufficio studio dell’Associazione Italiana Editori (AIE), realizzata in base ai 2.200 questionari compilati dagli studenti universitari che hanno partecipato al concorso è-book, promosso dall’AIE in occasione del Maggio dei libri alla ricerca di uno slogan per una collana di e-book universitari.

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Leggono e studiano su libri di carta, hanno pc e dotazioni tecnologiche ma le usano per socializzare più che per studiare o per leggere.

L’identikit di chi ha partecipato alla ricerca: età media 23 anni (per il 65,9% tra i 20 e 24 anni); corso di laurea triennale (per il 51,6%); sono equamente distribuiti tra corsi di laurea in scienze sociali o facoltà giuridiche (per il 36,6%), di scienze umane (per il 30,2%) e discipline scientifico-tecnico-mediche (33,2%); per lo più studiano in università del centro (34,4%) e nord ovest (22,5%). Si impegnano nello studio: hanno una media di quasi 6 esami sostenuti nell’ultimo anno. In media l’acquisto di materiali didattici (manuali nuovi o usati, altri manuali necessari allo studio) pesa nel loro budget annuale dedicato alla frequentazione dell’università appena per il 13,9%. Il resto sono spese d’affitto, trasporti (il tragitto casa / università), acquisto di tecnologie e connessioni.

Chi sono questi giovani? Leggono certo, ma il 22% non legge più di 4 libri all’anno diversi da quelli di studio. C’è anche un 1,2% che ammette di non averne letto neppure uno nei 12 mesi precedenti. In media leggono – oltre a quelli universitari – circa un libro al mese.

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Sono tecnologici? Non tanto quanto si creda e li si rappresenti: pressoché tutti (il 99,5%) hanno e usano il pc. La metà (circa) utilizza uno smartphone (è il 48,9% degli intervistati). Solo uno su dieci invece ha un tablet (è il 13,5%) o un e-reader (è l’11,5%). Uno su sette (il 14,5%) accede a contenuti e informazioni da almeno tre device diversi.

Usano le tecnologie – meglio: Facebook – per relazionarsi: praticamente tutti sono su Facebook (l’86,9%); già meno della metà hanno invece un profilo Twitter (il 40,8%) o un accesso a Google+ (29,1%). Solo uno su dieci (l’11,4%) è iscritto ad Anobii, il più importante e noto social network dedicato a libri e lettura.

Come studiano: scelgono ancora libri (universitari) di carta, anche se carta e digitale per loro convivono tranquillamente. Le tecnologie sono un’integrazione dei tradizionali manuali di carta (utilizzati in modo continuo dall’81,4%): il 30,9% utilizza anche testi reperiti online, e – ad oggi – solo il 19,9% usa ebook. Il 63,8% integra lo studio con gli appunti di lezione, percentuale quasi identica a chi utilizza materiali online forniti dal docente nelle piattaforme d’ateneo (59,9%). Anche in questo caso analogico e digitale convivono.

Il libro (universitario) di carta è ancora centrale nelle pratiche di studio. Ma il futuro? Solo il 57,2% ritiene che l’ebook possa sostituire la carta in futuro, percentuale sorprendente considerato il gran parlare del fenomeno negli ultimi mesi. D’altro canto: circa la metà, il 47%, non ritiene che la lettura sullo schermo di un pc o di un tablet sia più comoda per studiare o preparare un esame e il 60,6% usa sì il digitale per accedere ai contenuti, ma poi preferisce stampare i pdf di capitoli di libri o articoli da studiare. La percentuale più alta (72,2%) è quella di chi ritiene che siano auspicabili più contenuti online ad integrazione dei manuali cartacei.

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I manuali universitari (di carta)? Ne acquistano nuovi circa sei (5,9) all’anno, uno per esame: poi li comperano usati (2) o li prendono in prestito in biblioteca (4). Quest’ultimo dato – assieme al 60% di studenti che trovano materiali integrativi nelle piattaforme d’ateneo – mostra come le tanto bistrattate università italiane siano in grado di fornire servizi a supporto dello studio più di quanto si pensi, e in modo bilanciato tra gli strumenti più tradizionali e quelli innovativi.

I prezzi che si immaginano? Per un manuale di studio nuovo di 250-300 pagine pensano a un prezzo di copertina di 25,08 euro. Per la sua corrispondente versione e-book 12,04 euro. Si aspettano con il digitale che i prezzi si riducano alla metà rispetto alla carta.

Scarica le slide dell’indagine cliccando qui