Ericsson: 50 miliardi di connessioni nel prossimo decennio

Entro il 2020, Ericsson prevede che ci saranno 50 miliardi di dispositivi connessi a livello globale, creando infinite opportunità per imprese, istituzioni e cittadini. Così, l’evoluzione delle TLC, integrata nei processi e nei servizi, diventa strategica per lo sviluppo socio-economico

In occasione del XII Evento Annuale organizzato da Ericsson, rappresentanti istituzionali, dell’industria e operatori, si sono confrontati sull’evoluzione dello scenario delle telecomunicazioni in Italia, analizzando le opportunità a livello socio-economico. Un confronto che ha messo in luce la centralità delle Telecomunicazioni quale motore di innovazione e leva strategica per lo sviluppo del Sistema Paese.

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Secondo le previsioni di Ericsson infatti, entro il 2020 ci saranno 50 miliardi di dispositivi connessi a livello globale, che integrati nei processi e nei servizi, creeranno nuove e infinite opportunità di interazioni, con un impatto determinante su imprese, istituzioni e individui.

“Integrando le tecnologie di comunicazione nei processi urbani, è possibile promuovere lo sviluppo della società, generando vantaggi per i cittadini. La moltiplicazione delle connessioni digitali, soprattutto in ottica M2M, consente infatti di ridurre le inefficienze del sistema cittadino, ottimizzando ad esempio la mappatura e la mobilità urbana attraverso una gestione sostenibile. Sarà inoltre fondamentale la creazione di nuovi tipi di partnership, nel settore pubblico e privato, per incrementare l’utilizzo dei dispositivi connessi nei vari ambiti socio-economici,” ha dichiarato Carlo Ratti, MIT – Massachusetts Institute of Technology.

L’evoluzione delle Telecomunicazioni, unita all’Information & Technology, si conferma così il motore dell’innovazione che coinvolge tutti i settori – dalle comunicazioni personali, all’ambito domestico; dai trasporti alle utilities; dalla sanità, all’industria e alla pubblica amministrazione – generando benefici per la collettività, come la riduzione della spesa pubblica e privata, l’aumento dell’efficienza dei servizi, la riduzione delle emissioni di CO2, la semplificazione dei processi e l’aumento della competitività aziendale.

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A tal proposito, una ricerca condotta da Ericsson dimostra come ogni 10% di incremento di penetrazione di banda larga generi un aumento dell’1% del PIL; così come, per ogni 1000 nuovi utenti di banda larga, si creano 80 nuovi posti di lavoro.

Secondo uno studio IOBE (Institute for Financial studies in Greece) inoltre, l’utilizzo di sei applicazioni in mobilità (e-commerce, e-health, telelavoro, e-government, gestione del traffico, entertainment) consente a ogni cittadino di risparmiare fino a 234 ore per anno, incidendo positivamente sulla qualità della vita degli individui.

“Siamo di fronte all’ICT Revolution, un momento cruciale nel quale l’evoluzione dell’ICT sarà un elemento fondamentale di competitività e avrà un impatto sempre più determinante sull’economia e sulla società, generando uno sviluppo sostenibile e migliorando la qualità della vita,” ha dichiarato Cesare Avenia, Chief Brand Officer di Ericsson, Presidente e Amministratore Delegato di Ericsson Italia.

Affinché tale impatto sia efficace per l’intero Sistema Paese, anche in Italia occorre coordinare questo processo evolutivo attraverso un ecosistema nazionale che coinvolga tutti i principali attori – le diverse Industry, il Governo, le Authorities, gli operatori – favorendo sinergie e condividendo esperienze e opportunità.

In questo scenario Ericsson si colloca come attore chiave alla guida il cambiamento in atto, grazie al know how consolidato, alla costante attività di R&S e alla conoscenza delle esigenze di operatori, imprese, Pubblica Amministrazione e persone. Per questo, Ericsson in Italia ha rinnovato il suo impegno a sostegno dell’innovazione attraverso l’annuncio della creazione di un Networked Innovation Center nel nostro Paese sui 50 miliardi di connessioni.

“Il nostro nuovo Centro connetterà i diversi Experience Center già presenti nella nostra Regione tra loro per promuovere lo sviluppo di soluzioni e servizi sempre più avanzati. In questo modo creeremo una rete di innovazione che faciliterà la condivisione di esperienze e la collaborazione con industrie, operatori, Università e Pubblica Amministrazione per lo sviluppo di progetti congiunti”, ha concluso Nunzio Mirtillo, Presidente Regione Mediterranea di Ericsson.

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