Arriva dall’assessore alle Politiche sociali e Cultura Pierfrancesco Majorino l’invito rivolto alle scuole di Milano a vietare «di fumare anche nei cortili, nei giardinetti, negli ingressi, specialmente di nidi e scuole dell’infanzia, come la legge prevede dallo scorso luglio»

L’esortazione è a margine dell’incontro promosso mercoledì 28 maggio dalla Lilt, in vista della Giornata mondiale senza tabacco che si celebra sabato 31 maggio.

«Intendiamo difendere innanzitutto il diritto dei più piccoli di non essere esposti al fumo passivo, pericoloso e spesso sottovalutato», spiega l’assessore. «Per questo – ricorda – da due anni abbiamo introdotto il divieto di fumare nelle aree gioco dei bambini nei parchi della città». E  il pericolo arriva però anche dal cosidetto “fumo di terza mano”, cioè quello che ristagna negli oggetti e nelle superfici e viene rilasciato nel corso nel tempo.

Fuma il 20% dei milanesi

Dall’incontro promosso dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori è emerso anche un quadro fatto di dati preoccupanti legati al fumo, vizio che accomuna 1 miliardo di persone nel mondo e che è causa di oltre 40 patologie: a quanto pare nel 2014 fuma ancora un milanese su cinque, ovvero il 20%.  Nonostante il numero di fumatori sia rimasto più o meno invariato rispetto al 2013 (21%), è invece aumentato il consumo medio di sigarette, che da 10,5 sale a 12 al giorno.

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Purtroppo sono in calo anche i “pentiti” del tabagismo, intenzionati a smettere entro 6 mesi (dal 33% al 23%) e aumentano anche le donne fumatrici, che sono passate dal 18% al 20%, con una media giornaliera di 11,4 sigarette.

Le ragazze preferiscono rollare 

Anche il fumo risente dei trend del momento. Dopo la scioccante notizia che fumare il narghilé, moda proveniente dai paesi arabi sta prendendo sempre più piede anche in Italia, equivale a fumare 100 sigarette, è la sigaretta fai-da-te in cima alle preferenze dei milanesi.

Le sigarette fatte a mano, rollate con gesti precisi che sanno di rituale, affascinano soprattutto le ragazze. E’ così che nel capoluogo lombardo una sigaretta su 10 è fai-da-te, con una preferenza soprattutto femminile (il 16% delle fumatrici, contro il 2% dei fumatori).