A quanto pare la capacità olfattiva dei nostri nasi è sempre stata sottovalutata e gli uomini non sono mai stati una specie nota per possedere un naso sopraffino, soprattutto rispetto ad altri animali dotati di apparati olfattivi altamente specializzati nel fiuto

Sembra invece, secondo uno studio realizzato nei laboratori di neurogenetica della Rockefeller University di New York, che l’olfatto umano sia molto più complesso e funzionante della vista e dell’udito, dimostrandosi in grado di individuare fino a un trilione, ovvero mille miliardi, di odori diversi: dal fresco profumo dei fiori all’aroma degli agrumi fino all’intenso aroma del cioccolato e così via, gestendo milioni e milioni di sfumature olfattive differenti.
Nonostante ciò non si è ancora arrivati ad un livello di precisione olfattiva tale da poter “fiutare” le malattie di cui alcuni odori emanati dal nostro corpo sarebbero indice, operazione preventiva che probabilmente verrà affidata a degli avveneristici “nasi elettronici”.

La rivalsa del naso

Nonostante la gamma di odori percepibili dal naso umano sia dunque vastissima, fino ad ora le ricerche risalenti agli anni 50 avevano considerato un limite massimo di 10mila odori differenti, con una capacità di percezione superiore durante l’adolescenza rispetto alla fase discendente della vecchiaia.

Non esistevano nemmeno studi specifici di misurazione di tutte le varietà di odore percepite, con il risultato che molti testi riportano ancora dati del 1920 ormai superati, che sostenevano che i recettori olfattivi non fossero più di quattrocento.

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Gli odori sono compositi 

Il test ha coinvolto un gruppo di 26 volontari, a cui è stato richiesto di inalare diverse combinazioni di odori. In realtà, spiegano i ricercatori, ogni odore può essere composto da molecole diverse. L’iter seguito dagli studiosi è stato quindi quello di selezionare 128 molecole di odoranti rappresentative di una vasta gamma di odori, mischiate appositamente per creare prodotti unici, contenenti anche fino a 30 molecole insieme.

I volontari – tutti tra i 20 e i 48 anni, scelti senza che avessero un olfatto particolare come requisito – hanno inalato queste combinazioni a gruppi di tre alla volta, cercando di scoprire quale tra queste tre fosse quella differente dalle altre. La straordinaria capacità discriminante del naso umano ha sorpreso anche gli scienziati; i volontari infatti sono stati capaci di cogliere fino a mille miliardi di combinazioni di odori differenti, cogliendone differenze anche minime.

Arriva dunque un’importante nobilitazione del naso umano, proprio grazie a questa ricerca:

«Le persone sono convinte di non essere brave a riconoscere gli odori, ecco perché il nostro studio dovrebbe dare una dose di fiducia a tutti noi», ha concluso il neurobiologo Leslie Vosshall che ha guidato lo studio.

Tuttavia non si può fare di ogni erba un fascio, esistono infatti anche nasi meno sensibili, che comunque sono in grado di distinguere anche 80 milioni di odori, ben al di sopra di quanto si ritenesse in passato. L’olfatto batterebbe anche vista e udito: gli occhi possono distinguere alcuni milioni di colori diversi, mentre le orecchie sarebbero capaci di separare fino a 340mila rumori differenti.