Google introduce l’account inattivo per i defunti

Cosa succede all’identità digitale social quando si muore? Da oggi possiamo deciderlo prima grazie a Google

Molti si chiederanno cosa ne sarà dei nostri account web quanto saremo morti. Altri penseranno che quando saremo morti non ci fregherà più dei nostri account. Vero, ma potrebbe interessare ai nostri parenti e amici in vita. Ecco allora che Google ha introdotto quello che è stato chiamato “Gestione Account Inattivo”, un’opzione che permette di controllare quello che succede al profilo Google quando si passerà a miglior vita. In giorni in cui la gestione della privacy del colosso è alla gogna, Google cerca di tranquillizzare i suoi utenti più “lungimiranti”.

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Defunto anche per internet

Il manager dell’account arriva con una serie di opzioni tra cui scegliere dal momento in cui muore, dall’accesso ai dati alla visualizzazione delle informazioni conservate sul profilo Google. Si può scegliere di ricevere un avviso sul cellulare quando passa troppo tempo di inattività del profilo (ad esempio visualizzazione del social Plus, video su YouTube o Gmail), oppure aggiungere “10 contatti di fiducia” ai quali verranno trasferite le credenziali di accesso se l’account dovesse rimanere inattivo (e quindi supponibile di morte) per un certo periodo di tempo.

Così scompare l’account

Si può scegliere di cancellare definitivamente l’account senza regalare il proprio accesso ad altre persone. La cancellazione causerà la scomparsa di tutti i dati connessi al profilo tra cui i Contatti, le foto di Picasa, i video di YouTube e le pagine e cerchie di Google +. La volontà di Big G è di rendere più semplice ai cari la gestione della vita digitale dopo la partenza da questa terra, certo le persone a noi vicine magari conoscono già le nostre password, ma c’è chi preferisce tenere tutto per sé ed essere dimenticato dopo la sua morte.

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L’esempio di Facebook

Google non è la prima azienda ad aver pensato ai suoi clienti defunti. Facebook nel 2012 aveva inserito l’opzione per avvisare il team della morte di un utente, per permettere la trasformazione dell’account da attivo a commemorativo. “La nostra politica – si legge dalla pagina di Facebook – prevede che gli account delle persone decedute vengano resi commemorativi. Per proteggere la privacy della persona deceduta, non possiamo fornire a nessuno le informazioni di accesso all’account. Una volta che abbiamo reso commemorativo l’account, tuttavia, prendiamo delle misure per proteggerne la privacy”.