Ricerca sul ruolo del CFO nell’adozione del cloud: il 78% dei CFO italiani è coinvolto

Un’indagine condotta presso i responsabili finanziari di aziende italiane da Vanson Bourne per conto di Google ha rivelato che la maggioranza di loro ritiene che l’adozione del cloud computing nelle loro aziende sia destinata ad aumentare e che i Chief Financial Officer (CFO) eserciteranno sempre maggiore influenza nella scelta e nell’acquisizione dei servizi IT, con il 78% del campione intervistato che dichiara di essere già parte del processo decisionale.

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La ricerca è stata condotta su 100 CFO di aziende italiane medio-grandi ed evidenzia la percezione di una crescente importanza dell’IT quale leva del business in relazione, specificatamente, alla diffusione del cloud computing. Oltre la metà (52%) dei responsabili finanziari ritiene che il cloud computing sia in grado di migliorare il contributo della funzione IT alla strategia aziendale. Una percentuale simile di CFO (55%) crede che il cloud computing possa aumentare la capacità di innovazione dei dipartimenti IT.

L’indagine mostra anche la popolarità crescente del cloud computing presso le grandi imprese italiane, con il 77% degli intervistati che ha dichiarato che la loro azienda ha già implementato servizi cloud o progetta di farlo. Ben il 99% degli intervistati ha dichiarato che il cloud computing sarà importante per il successo delle loro aziende nei prossimi 12-18 mesi. Una rilevante maggioranza dell’87% ritiene che il cloud computing offra benefici quantificabili alle loro aziende, quali riduzione dei costi di manutenzione dell’IT (46%), diminuzione dei costi IT (38%) e di gestione (34%) e miglioramento nell’efficienza dei processi (29%). Gli intervistati sono inoltre in maggioranza convinti (53% del campione) che il cloud computing offra maggiori vantaggi al business rispetto all’outsourcing tradizionale.

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Nel luglio 2011, Aperam (spin-off di AcelorMittal, presente anche in Italia) ha deciso di adottare Google Apps for Business per i propri dipendenti, che sono 10.700 dislocati in 30 paesi (tre quarti sono quelli che ora usano la soluzione cloud di Google). Julien Onillon, Direttore Finanziario di Aperam, ha ricoperto un ruolo fondamentale in questa decisione. “Parte integrante del nostro ‘Leadership Journey’, questa scelta ci consente di realizzare delle economie significative nei nostri budget IT”, spiega Onillon. “Lo scopo del nostro programma ‘Leadership Journey’ è di ottenere un guadagno di gestione di 350 milioni di dollari tra il 2011 e il 2013 a seguito di misure volte a migliorare la struttura dei costi dell’azienda e di investimenti indirizzati a migliorare profittabilità e produttività in tutti i mercati dove operiamo. Vediamo quindi questo passaggio a una soluzione di collaborazione online avanzata come un’applicazione concreta dei valori di leadership, ingegnosità e agilità dell’azienda e speriamo quindi di ottenere – attraverso di essa – non solo risparmi sui costi IT, ma anche significativi benefici in termini organizzativi”, conclude Onillon.

Luca Giuratrabocchetta, Country Manager di Google Enterprise Italia, ha così commentato i risultati dell’indagine: “Fino a oggi, l’adozione delle tecnologie cloud nelle aziende è stata per la maggior parte dei casi guidata dalla funzione IT. Ora, però, le cose stanno cambiando e sempre più spesso ci troviamo a discutere con CFO, COO (Chief Operating Officer) e CEO ed è facile intuire come mai. I vantaggi del cloud computing vanno oltre l’ovvio risparmio sui costi del software e della manutenzione. Il ruolo strategico che può ricoprire all’interno dell’organizzazione in termini di volano per l’innovazione e il miglioramento della produttività sta rendendo il cloud computing un’opzione sempre più attraente per le aziende che vogliono rimanere competitive e agili. Il fatto che il 99% dei CFO intervistati creda che il cloud computing sarà importante per il successo delle loro aziende nei prossimi 12-18 mesi evidenzia come il board si sia ormai reso conto dei vantaggi del nuovo modello cloud”.

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