Eni inaugura il cantiere del nuovo Green Data Center

Unico in Italia nel suo genere, il progetto prevede l’unificazione di tutti i sistemi IT Eni di elaborazione dati e High Performance Computing con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica, ottimizzare i costi e contribuire a ridurre le emissioni di CO2

Eni ha inaugurato a Ferrera Erbognone (Pavia), nei pressi della centrale elettrica Enipower, il cantiere che porterà alla realizzazione del nuovo Green Data Center, progettato per ospitare i sistemi informatici centrali di elaborazione di Eni attualmente dislocati in diversi siti in Italia.

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Il nuovo centro – interamente italiano – sarà unico nel Paese per tipologia e dimensione e sarà destinato sia all’informatica gestionale, sia all’elaborazione di simulazione sismica (High Performance Computing).

Il Green Data Center utilizzerà le più innovative infrastrutture improntate al risparmio energetico consentendo di ridurre notevolmente anche i costi operativi. L’efficienza energetica del nuovo centro, che sarà completato entro il 2012, si tradurrà in una riduzione di emissione di CO2 pari a 335 mila tonnellate annue (pari circa all’1% dell’obiettivo italiano di Kyoto per l’energia). 

Il Green Data Center risponde a caratteristiche di altissima affidabilità, innovazione e sostenibilità, a partire dal luogo scelto per la sua realizzazione. La scelta di Ferrera Erbognone è stata determinata dall’immediata prossimità della centrale di Enipower, l’impianto Eni che meglio risponde ai requisiti per l’alimentazione elettrica del Data Center: la potenza richiesta è già disponibile e la produzione di energia avviene mediante turbogas a metano, la più pulita tra le fonti fossili di produzione di energia elettrica.

Con questo progetto, Eni si pone l’obiettivo di superare il miglior risultato in termini di efficienza energetica mai raggiunto dai mega-center a livello mondiale, misurato con il parametro standard internazionale PUE (Power Usage Effectiveness – rapporto tra consumi totali del data center e i soli consumi propri degli apparati dedicati ai processi informatici).

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Il Green Data Center Eni, infatti, raggiungerà un livello di efficienza pari a un PUE medio annuo inferiore a 1,2, rispetto al miglior risultato a livello mondiale che è pari a 1,27, e alla media italiana che presenta valori tra 2 e 3.

L’efficienza del Green Data Center deriva soprattutto dal particolare sistema di raffreddamento adottato. Per smaltire il calore generato dall’elaborazione dei dati e raffreddare gli apparati informatici, generalmente i Data Center utilizzano ininterrottamente, durante tutto l’anno, condizionatori e ventilatori. Il Green Data Center Eni, per contro, per raffreddare i calcolatori utilizzerà per almeno il 75% delle ore dell’anno l’aria esterna attraverso la tecnica di free-cooling diretto, limitando l’utilizzo dei condizionatori al 25% del tempo. Un risultato d’eccellenza, se si considera che l’impianto sarà collocato a livello del 45° Parallelo, mentre i Data Center con caratteristiche simili sorgono generalmente a nord e in ambienti che presentano peculiarità meteorologiche molto differenti (come per esempio le Montagne Rocciose negli Usa, UK e Irlanda). L’aria proveniente dall’esterno, prima di essere immessa nel sistema, sarà filtrata dalle polveri, eliminate nella misura di circa 3 mila chilogrammi all’anno. In questo modo l’aria restituita all’esterno risulterà pulita.

Per la realizzazione del Green Data Center sono state messe a punto soluzioni totalmente innovative, come per esempio, sul fronte elettrico, i gruppi di continuità (UPS) in tecnologia off-line realizzati su commissione diretta di Eni, che, a differenza di quelli già esistenti, sono sempre spenti e si attivano solo quando necessario.

 

 

Il Green IT

Adeguarsi ai principi dello sviluppo sostenibile è entrato ormai tra le mission principali dell’informatica.

Il 2% della CO2 emessa nel mondo proviene, infatti, dai consumi dell’industria informatica e delle telecomunicazioni: una quantità paragonabile a quella prodotta dall’intera industria dei trasporti aerei. Solo nel 2007, sono stati spesi in energia elettrica 7 miliardi di dollari per far funzionare e raffreddare i server nei Data Center di tutto il mondo. Nei prossimi dieci anni l’alimentazione e la climatizzazione delle infrastrutture informatiche diventeranno uno dei fattori critici dello sviluppo economico.

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Un’informatica ecosostenibile è tra gli obiettivi dell’impegno di Eni per l’energia sostenibile.

Eni Green Data Center

Nel corso del 2008 Eni ha studiato l’ipotesi di dotarsi un nuovo Data Center, partendo da un’analisi della distribuzione geografica, dell’eterogeneità dei Data Center dove i propri sistemi sono ospitati (nessuno di proprietà) e considerando anche i trend di evoluzione degli spazi e dei consumi.

Con il Green Data Center Eni ha ripensato ex novo ogni singolo componente del “sistema Data Center”, nell’ottica del risparmio energetico, considerando ogni componente come parte organica di una più ampia e complessa macchina, un sistema industriale da progettare come un tutt’uno.

Nel 2009 è stato sviluppato un concept per la costruzione di un nuovo Data Center di proprietà per ospitare tutti i sistemi centrali di elaborazione della società, destinati sia all’informatica gestionale che alle elaborazioni di simulazione computazionale di HPC (High Performance Computing) con gli oltre 7 mila sistemi e più di 60 mila core CPU.

 

 

L’impianto, che sarà completato entro fine 2012, è progettato per ospitare sistemi IT con assorbimenti energetici fino a 30MW di potenza IT utile, in uno spazio di 5.200 metri quadrati e in sei sale IT.

Le caratteristiche distintive del progetto sono:

– miglior risultato mondiale di efficienza energetica per Data Center

– dimensioni (in MW di energia) uniche in Italia e tra i top a livello europeo e mondiale

– realizzazione completamente italiana: luogo, progetto e costruzione