Hard online non significa malware

I portali di contenuti pornografici si difendono dalle accuse di essere portatori di virus informatici

Gli assidui frequentatori milanesi di Youporn e i dipendenti del Comune di  Montignoso, in provincia di Massa Carrara, si saranno sicuramente resi conto che durante la loro ricerca di pornografia online il rischio di vedere infettato il proprio PC da malware fosse piuttosto alto. Ora l’allarme è rientrato; lo assicurano i maggiori portali hard.

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I siti hard ricettacoli di malware

L’analista Conrad Longmore, unendo i dati registrati da Google e Alexa, ha accusato i siti di contenuti pornografici di essere veri e propri contenitori di malware, anche se con il tempo i rischi per la sicurezza dei computer sono diminuiti. “Qualche tempo fa un utente di xvideos.com aveva il 20% di rischio di entrare in contatto com minacce informatiche, ma ora che il sito è stato bonificato, non ci sono apparenti rischi. – ha spiegato Logmore –  Eppure chi naviga su xhamster.com ha il 42% di possibilità di scaricareun malware, mentre su pornhub.com c’è il 53%. La minaccia più bassa è su tube8.com, con il 14%, e youjizz.com con il 2%”.

I siti hard si difendono

Seppur ammettendo che in passato i propri servizi non fossero esenti da virus, i portali hard affermano di aver ormai risolto i problemi legati alla sicurezza degli utenti. “Ci sono stati dei problemi, ma ora abbiamo un sistema di verifica delle inserzioni per cui i link ai siti che compaiono sul nostro portale sono da ritenersi sicuri”, affemano da Xmaster. Pornhub ha invece sciorinato numeri diversi da quelli di Longmore: “Il rischio da noi è dello 0,003%, su un traffico immenso”. Comunque, eliminata la problematica malware, rimane il fatto che spesso l’utente si trova a cliccare su un link che lo rimanda a contenuti diversi da quelli che intende visionare.

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