Lo stato del datacenter

Impegnati a mantenere staff adeguati, i responsabili dei datacenter devono garantire livelli di servizio ancora più elevati rispondendo a crescenti richieste e riducendo i costi  

Symantec ha presentato i risultati dell’edizione 2008 del proprio report annuale dal titolo "State of the Data Center". Questo secondo resoconto sullo stato del datacenter ha evidenziato come i responsabili di tali ambienti siano combattuti fra due obiettivi contrastanti: da un lato il dovere di soddisfare utenti sempre più esigenti garantendo livelli prestazionali ancora più elevati, e dall’altro la necessità di ridurre i costi. Esigenza che resta l’obiettivo principale nell’ambito dei datacenter. Lo studio ha inoltre rivelato anche altre problematiche, come quella legata alla disponibilità di personale adeguato, il fatto che le risorse server e storage restino sottoutilizzate, e che i piani di disaster recovery risultino ormai obsoleti. Infine, gli intervistati hanno sottolineato come l’esecuzione di iniziative ambientali mirate al green datacenter vengano intraprese principalmente in un’ottica di risparmio economico.  

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“Questo nuovo studio conferma esattamente la situazione che riscontriamo sul campo”, ha spiegato Rob Soderbery, Senior Vice President of Storage and Availability Management Group di Symantec. “L’attenzione si è spostata verso iniziative capaci di determinare un’immediata riduzione dei costi, piuttosto che su programmi orientati a un recupero del ROI nel lungo termine; al centro di tali piani lo storage si è confermato prioritario in quanto la domanda di capacità è in costante aumento nonostante le rilevanti sfide economiche”. 

Fare di più con meno

Il 75% degli intervistati ha affermato di assistere a un incremento graduale o rapido delle aspettative espresse da parte degli utenti. Inoltre, il 60% ha dichiarato che soddisfare i livelli di servizio richiesti dall’azienda sta diventando più complesso o molto più complesso. Un esiguo 10% si è invece espresso positivamente al riguardo, sostenendo che soddisfare i livelli di servizio risulta oggi più semplice.  

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Alla domanda inerente l’identificazione degli obiettivi chiave per il 2009, la riduzione dei costi è risultata la risposta più ricorrente in assoluto anche rispetto alla somma delle due voci successive, ovvero il miglioramento dei livelli di servizio e l’ottimizzazione della capacità di reazione. 

Le iniziative maggiormente intraprese a livello di datacenter all’insegna della filosofia del “fare di più con meno” includono l’automazione dei compiti di routine (citata dal 42% degli intervistati), la formazione trasversale dello staff (40%) e la riduzione delle complessità legate al datacenter (35%). 

Reperire risorse umane adeguate: un problema che persiste

Il reclutamento di personale adeguato resta una problematica molto sentita: il 36% riferisce infatti di possedere uno staff più ridotto del necessario, mentre solo il 4% asserisce il problema contrario, ovvero di avere personale in eccesso. Inoltre, il 43% afferma che trovare professionisti qualificati costituisce un problema notevole o addirittura enorme. 

Al fine di superare tale problematica le imprese si rivolgono sempre di più all’outsourcing e alla formazione; per circa la metà degli intervistati (45%), infatti, l’outsourcing costituisce l’alternativa primaria affinché lo staff interno possa concentrarsi su altre mansioni. Le prime tre funzioni IT che vengono affidate in outsourcing prevedono la business continuity (46%), il backup (43%) e lo storage management (39%). Anche la formazione è ritenuta un elemento strategico per il 68% degli intervistati, con un 78% che per i prossimi due anni auspica un incremento, o perlomeno un mantenimento dei budget destinati a quest’area. 

Le risorse server e storage rimangono sottoutilizzate

Relativamente al 2008, le imprese hanno riferito che i server presenti all’interno dei loro datacenter hanno operato solo al 53% della capacità effettiva. L’utilizzo delle risorse storage ha segnato livelli addirittura più bassi, con un limitato 50%. Non sorprende quindi che lo studio Symantec abbia rivelato un certo fermento nelle attività dirette ad aumentare le percentuali di utilizzo in entrambe le aree citate.  

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Fra le maggiori iniziative in ambito server emergono il consolidamento server (80%) e la virtualizzazione server (77%). Per quanto attiene allo storage, invece, i programmi principali includono virtualizzazione storage (76%), data protection continuativa (71%) e gestione risorse storage (71%). 

Disaster recovery: un’area che necessita di sensibili miglioramenti

Nell’ambito della gestione del datacenter le attività di disaster recovery presentano ancora importanti margini di miglioramento. Una situazione che trova riscontro nei risultati: solo il 35% conferma di disporre di piani di disaster recovery qualitativamente sopra la media, il 27% riferisce la necessità di mettervi mano, mentre il 9% afferma di possedere solamente piani informali o non documentati. Secondo le aziende la maggiore causa di downtime resta l’errore umano, colpevole nel 25% dei casi. Seguono a pochissima distanza l’errore hardware/software e le interruzioni di corrente. 

La motivazione economica delle iniziative per il green datacenter

Sulla scia della tendenza inizialmente riscontrata nel 2007, l’attenzione dei datacenter nei confronti delle iniziative ambientali è stata determinata nel 2008 da questioni economiche, mentre allo stesso tempo si è assistito a un incremento dei temi legati alla social responsibility. Lo studio ha chiesto alle aziende perché ritenessero importante creare al loro interno un green data center: il 54% ha menzionato il risparmio sui consumi elettrici, seguito dal 51% che ha citato le riduzioni dei costi di raffreddamento e dal 42% che ha evidenziato il senso di responsabilità nei confronti della comunità.  

Lo studio evidenzia la necessità di soluzioni

Questa edizione ha evidenziato la continua importanza per le imprese di riuscire a tenere sotto controllo i costi e le complessità del datacenter. Costrette a dover fare di più avendo a disposizione meno risorse, le aziende hanno la necessità di trovare soluzioni che producano un beneficio immediato in termini sia di costi che di efficienza.

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“I manager e gli executive delle divisioni IT si trovano in una posizione molto difficile”, ha commentato Soderbery. “Per quest’anno la riduzione dei costi costituisce un obiettivo non negoziabile, e al contempo le aspettative degli utenti restano elevate mentre la domanda continua a crescere. Si tratta di uno scenario che genera interesse nei confronti di soluzioni che offrono ai clienti fiducia e vantaggi immediati nella riduzione dei costi di server e storage, senza per questo impattare negativamente sull’ambiente attuale”.  

Lo studio Symantec "State of the Data Center”

La seconda edizione dello studio annuale di Symantec "State of the Data Center" è il risultato di un sondaggio condotto da Applied Research fra i mesi di settembre e ottobre 2008. La ricerca ha coinvolto 1.600 manager di datacenter appartenenti ad aziende Global 5000 e importanti enti della pubblica amministrazione di ben 21 Paesi. Per accedere alle edizioni complete del 2007 e del 2008 o per consultare le risorse aggiuntive del report "State of the Data Center" è possibile visionare la relativa cartella stampa online.