Heartbleed: Obama sapeva tutto?

Una delle falle peggiori della storia dell’informatica avrebbe permesso alla NSA di accedere a server e informazioni sensibili. Con il permesso di Obama

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E’ il New York Times a lanciare la notizia sconcertante: il Presidente Barack Obama avrebbe dato il via libera alla NSA di cercare (e utilizzare) eventuali falle nei software e protocolli utilizzati in rete. Il vertice del governo USA conosceva tali sistemi per consentire che si svolgessero tutte le normali operazioni di monitoraggio telematico per la prevenzione del terrorismo, seppur nel rispetto della privacy degli utenti. 

Cuore malato

Tuttavia pare che Obama avesse creato delle eccezioni da utilizzare in casi limite in cui si sentiva il bisogno di rinforzare le difesa di sicurezza nazionale, come i casi di presunti attacchi terroristici. Proprio in quei casi, la NSA non era obbligata a rendere pubblica la conocenza dello sfruttamente di bug e fragilità presenti su internet, sentendosi in dovere di continuare le fasi di exploit. Secondo il New York Times, la decisione di continuare tali procedure è stata presa a gennaio, ovvero poco prima che il presidente Obama dichiarasse le intenzioni di riformare la NSA. Nonostante questo, la scorsa settimana l’amministrazione USA ha negato fortemente di essere a conoscenza di Heartbleed, soprattutto dopo i primi articoli che parlano di un coinvolgimento, almeno dal 2012, della NSA.

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