Un Natale in recessione, ma la spesa in tecnologia e comunicazione continua a crescere, vero o non vero? E’ ipotizzabile uno scenario in cui una famiglia italiana media con un reddito di 30 mila euro lordi all’anno possa sostenere una spesa di 4, 5 mila euro l’anno in cellulari, tv, internet e pc?
Un Natale in recessione, ma la febbre dell’elettronica, delle tecnologie, dei portatili e dei netbook,di Internet, dei telefoni non sembra accennare a diminuire. Nonostante tutto, nonostante si dica che l’80% delle famiglie italiane non superi i 30 mila euro all’anno. La spesa digitale aumenta, non per tutti, magari, ma per tanti. Eppure se si fanno un po’ di conti è semplice riuscire a fare un bilancio digitale familiare. Vediamo, supponiamo che nel calcolo ci si metta dentro Tv satellitare o digitale terrestre, connessione internet flat, cellulari, più la spesa da sostenere per l’aggiornamento dei dispositivi in uso. Un nucleo famigliare medio, di 4 persone, ragazzi in età scolare e genitori, può avere tranquillamente una spesa media mensile per l’utilizzo dei cellulari di 200 euro al mese, se poi le tariffe evolvono in un contratto che contempli anche traffico dati stile iPhone, sono destinate ad aumentare. E poi Sky, minimo 30 e più euro al mese, Internet, 40 euro al mese comprensivo di traffico telefonico su linea fissa. E poi gli annessi e iconnessi, cd, dvd, macchine fotografiche digitali. La spesa complessiva per una famiglia digitale media può raggiungere con tutta tranquillità i 400 euro al mese. Considerato che per quell’80% di famiglie la cifra che entra mensilmente in casa è di circa 1.800 euro netti al mese significa parlare di una spesa digitale prossima al 30% del reddito. Possibile? I 400 euro sono una spesa sostenibile con quel tipo di redditi che, si dice, abbiano gli italiani?
