Al via “controcorrente”

Prevenire gli sprechi giorno per giorno con un utilizzo efficiente degli elettrodomestici, riducendo i consumi di energia, alleggerisce la bolletta di 110 euro all’anno, in una famiglia tipo, e preserva l’ambiente. Altroconsumo presenta la campagna Contro corrente, rivolta a modificare i comportamenti per rendere più efficiente l’utilizzo dell’energia, nella scelta dei fornitori di utenze elettriche e gas, nell’acquisto e uso di elettrodomestici. Da oggi al 20 marzo prossimo disponibili su www.altroconsumo.it i test che mettono a confronto la qualità di diverse marche di elettrodomestici, un’animazione e schede interattive su ciascun apparecchio di casa (frigorifero, lavatrice, lavastoviglie…) e sullo spreco dovuto allo stand-by, quantificato in un anno in 40 euro. Sul sito dell’associazione è possibile calcolare, secondo i profili di utilizzo di ciascuno, quanto effettivamente costa non spegnere gli apparecchi in stand-by a casa, e sottoscrivere la promessa di annullarlo: Altroconsumo conteggerà quanta energia sarà risparmiata e quanta CO2 non sarà immessa in atmosfera. Aperte a tutti sul sito dell’associazione le banche dati con la possibilità di confrontare le differenti offerte dei fornitori di elettricità e gas. Il mercato è stato liberalizzato nel 2007. Oggi è possibile scegliere a che prezzo pagare l’energia, rimanendo con il vecchio fornitore o aderendo a un’offerta alternativa. I consumatori sul sito troveranno le risposte ai quesiti sulla convenienza della bioraria, sulla tariffa a “prezzo bloccato” o su quella scontata, su come leggere la bolletta, sulla qualità del servizio: impianto, contatore, eventuale interruzione della fornitura. Disponibili anche dossier con informazioni su agevolazioni e benefici fiscali legati all’energia domestica: ristrutturazioni, acquisto di caldaie di ultima generazione, bonus energia.In questo ambito purtroppo le scelte politiche appaiono fumose. Attualmente in fase di iter legislativo, le ipotesi note non promettono niente di concreto: inizialmente si voleva escludere la possibilità di detrarre il 55% delle spese di ristrutturazione finalizzate al risparmio energetico; ad oggi le attuali proposte del Governo prevedono di includere nel 36% di detrazione anche l’acquisto di mobili.Sarebbero opportuni interventi più diretti, allargati a tutte le categorie di elettrodomestici.

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