CASPUR@XLrate: primo progetto in Italia per il calcolo “many-core”

CASPUR presenta CASPUR@XLrate: il primo progetto in Italia per il calcolo “many-core” basato su Microsoft HPC Server 2008. CASPUR@XLrate è un nuovo modello di super-computing, in cui le normali CPU vengono affiancati da processori specializzati per il calcolo a virgola fissa o mobile.

Il progetto – primo in Italia – inizierà con la sperimentazione e lo sviluppo di applicazioni nell’area della chimica e biologia computazionale dove l’utilizzo di questo tipo di acceleratori ha mostrato di avere eccellenti potenzialità, ma sarà aperto a qualsiasi area delle scienze computazionali che possa beneficiare dello stesso modello di calcolo many-core eterogeneo.

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“Nel settore delle bioscienze computazionali si sono individuati alcuni casi test significativi e già pubblicati in letteratura dove applicare le tecnologie di acceleratori HPC”, ha dichiarato Nico Sanna di CASPUR. “Nei mesi successivi all’inizio del progetto, saranno sperimentate applicazioni di bioinformatica su FPGA per il sequenziamento e l’allineamento di sequenze di DNA, si proveranno nuovi algoritmi per la modellistica molecolare classica mediante GP-GPU e si realizzeranno esperimenti di chimica quantistica su molecole a molti elettroni su FPA”.

“Windows HPC Server 2008 offre un’ampia piattaforma per gli ISV ed è uno strumento completo che consente di sviluppare soluzioni innovative in ambito High-Performance Computing”, ha commentato Manuel Maina, Product Manager di Windows Server 2008 di Microsoft Italia. “Il progetto di CASPUR si propone di realizzare un sistema per la sperimentazione di tutti questi dispositivi integrandoli in maniera trasparente per l’utente nell’ambiente di calcolo tipico per applicazioni HPC, e siamo orgogliosi della scelta di Windows HPC Server 2008 come sistema operativo di base per un programma così all’avanguardia”.

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Le prestazioni previste per questi casi test sono dalle 10 alle 1000 volte quelle di un singolo core di una attuale CPU e qualora saranno rispettate si procederà con un caso test su scala più ampia utilizzando tutte le tecnologie di acceleratori per lo studio nella terapia anticancro di farmaci antitumorali e dell’effetto della radiazione su cellule neoplastiche.