Europa e India più vicine con le infrastrutture digitali per la ricerca

A Nuova Delhi, dall’11 al 14 gennaio, Commissione Europea e governo indiano si incontrano per discutere di networking, innovazione tecnologica e cooperazione in ambito scientifico. L’Italia avrà un ruolo di spicco grazie a GARR, la rete nazionale dell’università e della ricerca, che farà parte della delegazione europea.

La collaborazione in ambito scientifico e tecnologico tra Europa e India sta diventando sempre più forte, anche grazie al ruolo strategico delle infrastrutture digitali per la ricerca (le cosiddette “e-Infrastructure”), che saranno al centro di una serie di incontri e workshop in programma a Nuova Delhi dall’11 al 14 gennaio 2010.

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Una delegazione europea incontrerà i maggiori esponenti del governo indiano competenti per le politiche di innovazione tecnologica e di sviluppo dei piani di ricerca scientifica.

Parteciperanno esperti della Commissione Europea e i principali protagonisti del settore delle infrastrutture digitali per la ricerca in Europa.

Della delegazione italiana, farà parte il direttore del Consortium GARR, Enzo Valente, che porterà il contributo delle reti nazionali della ricerca (NREN) ed evidenzierà il ruolo che queste hanno nella costruzione di infrastrutture di rete globali a larghissima banda in grado di supportare tutte le esigenze dei ricercatori in ambito multidisciplinare.

“Le infrastrutture digitali, di cui le reti della ricerca sono l’esempio più consolidato, rappresentano un fattore abilitante per lo sviluppo scientifico e tecnologico.

Esse infatti,,forniscono un ambiente di lavoro che facilita la condivisione delle risorse, delle esperienze e dei risultati all’interno della comunità scientifica a livello globale e permettono di affrontare problemi di grande complessità che i singoli gruppi non sarebbero in grado di risolvere.

Inoltre, in molti casi, sono esse stesse un laboratorio di nuove tecnologie e paradigmi” ha dichiarato il professor Valente. “Per questo motivo per GARR è naturale essere presente in questa importante opportunità di confronto”.

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La visita sarà l’occasione per discutere le nuove possibilità di collaborazione tra le due regioni attraverso l’utilizzo di reti ad altissima velocità quali GÉANT per l’Europa e TEIN3 per l’Asia.

Nel corso dei cinque giorni di incontri, le delegazioni esploreranno l’impatto delle attività delle infrastrutture digitali e, cercando di delineare gli scenari del settore dell’ICT nei prossimi anni, discuteranno possibili future sinergie volte a promuovere la collaborazione internazionale nei più svariati campi scientifici evidenziando l’espansione dei confini della ricerca dalla dimensione regionale a quella globale.

Tra i vari temi affrontati con i coordinatori dei rispettivi progetti, ci sono le dorsali di rete sovranazionali per la ricerca (GÉANT e TEIN3), le iniziative di infrastrutture di Grid (EGI, EGEE, GARUDA), i programmi di supercomputing (PRACE e DEISA), i progetti per l’organizzazione e condivisione di dati scientifici (DRIVER e Open AIRE).

All’interno del fitto carnet del programma di visite, si terranno un workshop sulle infrastrutture di ricerca, riunioni bilaterali con i principali protagonisti indiani del settore dell’Information Technology e l’evento di lancio di EU-IndiaGrid2, il progetto per l’interconnessione delle infrastrutture di Grid per l’e-Science indiana ed europea, nel quale è coinvolto anche GARR.

Finanziato dalla Commissione Europea già nel precedente progetto iniziato nel 2007, EU-IndiaGrid è un caso emblematico di quanto le relazioni di ricerca tra i due continenti possano portare benefici nei vari ambiti del sapere scientifico.

Come ha dichiarato il Commissario europeo per la Società dell’Informazione e i Media, Viviane Reading, “EU-IndiaGrid ha dimostrato di coinvolgere effettivamente gli attori di entrambi i continenti a vantaggio dell’intera comunità della ricerca”.

La creazione di un’infrastruttura di Grid condivisa ha infatti permesso, negli ultimi 4 anni, di avvicinare i ricercatori indiani ed europei permettendo loro di collaborare a programmi avanzati di ricerca altrimenti inimmaginabili.

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La disponibilità di reti che consentono di trasmettere elevate quantità di dati in tempi brevi ha favorito la sperimentazione in molte discipline incoraggiando i ricercatori ad affrontare sfide di grande rilevanza per l’intera società come il cambiamento climatico, la fisica delle alte energie, le nuove frontiere della biologia, la scienza dei materiali.