iRobot scelta per monitorare le acque del Golfo del Messico

iRobot Seaglider raccoglie dati preziosi nel Golfo del Messico

iRobot, azienda leader nella messa a punto di soluzioni basate su tecnologia robotica, tra cui il famoso robot aspirapolvere Roomba e il lavapavimenti Scooba, ha annunciato che per raccogliere dati sullo stato delle acque oceaniche del Golfo del Messico gli esperti hanno deciso di avvalersi di Seaglider, un veicolo sottomarino a locomozione automatizzata (UUV) da essa prodotto.

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Le informazioni così ottenute verranno utilizzate per monitorare la marea nera causata dalla recente esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater. iRobot ha avviato una stretta collaborazione sia con il Dottor Vernon Asper, Dipartimento di Scienze del Mare della University of Southern Mississippi, sia con il Dottor Craig Lee, Laboratorio di Fisica Applicata della University of Washington. Questa decisione conferma l’affidabilità che sempre più viene riconosciuta ad iRobot.

Seaglider è in grado di eseguire misurazioni tridimensionali sulla temperatura, la salinità e le altre proprietà delle acque oceaniche fino a 1.000 metri di profondità. I ricercatori, disponendo di dati riguardanti livelli non facilmente esaminabili tramite piattaforme di superficie tradizionali o altri tipi di veicoli UUV, potranno rilevare la presenza di petrolio e i relativi spostamenti nelle aree affette.

Nello specifico, l’équipe che opera nel Golfo del Messico ha utilizzato Seaglider per localizzare e controllare le grosse macchie di petrolio che si presume siano disperse a circa 700 metri di profondità. Seaglider è in grado di funzionare senza interruzioni per 10 mesi. I dati potranno essere trasmessi per via satellitare diverse volte al giorno e raggiungere qualsiasi dispositivo con connessione a Internet, in ogni parte del mondo.

“Grazie a Seaglider, abbiamo individuato nuove e importanti missioni in relazione alle quali applicare la tecnologia robotica”, ha affermato Joe Dyer, presidente del reparto iRobot dedicato alle soluzioni per uso industriale e governativo. “I ricercatori e gli esperti di oceanografia sanno bene quanto gli alianti possano essere utili per raccogliere dati.

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Il fatto che Seaglider stia fornendo un sostegno fondamentale al tentativo di contenimento della marea nera del Golfo non può che suscitare orgoglio. L’impiego di questa tecnologia, tra l’altro, potrà consentire alle industrie che operano nel settore del gas e del petrolio non solo di controllare le linee esistenti, ma anche di scoprire nuovi pozzi di petrolio in mare aperto”.

“Riuscire a tenere traccia degli idrocarburi soggetti a rimanere in profondità per lunghi periodi di tempo è di importanza fondamentale”, ha sostenuto il Dottor Vernon Asper. “I dati raccolti in precedenza lasciavano dedurre che oltre i 700 metri fossero presenti accumuli di queste sostanze e che tali accumuli fossero in movimento. Collaborando con iRobot, potremo utilizzare Seaglider proprie in queste zone e, auspicalmente, ottenere informazioni essenziali sul percorso e il destino ultimo degli idrocarburi”.

iRobot Seaglider è un veicolo UUV in grado di immergersi in profondità senza collegamento e di eseguire missioni della durata di diversi mesi coprendo distanze di migliaia di chilometri. La capacità di supportare operazioni particolarmente lunghe è dovuta all’implementazione di una tecnologia per spostamenti in acqua che sfrutta le variazioni della spinta idrostatica anziché i tradizionali sistemi ad elica.

Inoltre, poiché questa piattaforma non ha bisogno di essere manovrata da nave né di essere recuperata per la raccolta dei dati, risulta vantaggiosa anche dal punto di vista economico. Su scala mondiale, le unità Seaglider distribuite finora sono più di 120. Tra i clienti interessati, si annoverano la Marina statunitense, enti statali e gruppi di ricerca.