La Croce Rossa Italiana sceglie le soluzioni di Cyberoam

La Croce Rossa Italiana sceglie le soluzioni di Cyberoam per rendere più sicure le comunicazioni mobile dei suoi consulenti sul territorio

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La Croce Rossa Italiana opera su tutto il territorio nazionale con una rete di oltre 150 mila volontari, 2.300 dipendenti e circa 2.500 fra gli addetti civili a tempo indeterminato e i militari in servizio continuativo. A questi vanno aggiunti tutti gli impiegati non dipendenti impegnati con contratto a tempo determinato su convenzioni e progetti specifici.

Alla Croce Rossa Italiana fa infine capo anche un network capillare di consulenti focalizzati su interventi locali mirati, che debbono però mantenersi in contatto frequente con le sedi centrali o periferiche dell’associazione.

Scenari, obiettivi e partner

La Croce Rossa Italiana ha rivoluzionato recentemente i suoi sistemi di filtro e monitoraggio delle comunicazioni fra le sedi, i consulenti, il settore della Pubblica Amministrazione e le altre realtà del volontariato nazionale.

L’obiettivo era quello di rafforzare le procedure e le barriere di sicurezza sia per quel che riguarda la navigazione Internet sia per quel che riguarda invece gli scambi di posta elettronica.

Per conseguirlo, la Croce Rossa ha scelto le soluzioni di Unified Threat Management (Utm, cioè Gestione unificata delle minacce) sviluppate da Cyberoam, società facente capo al gruppo Elitecore Technologies Ltd. i cui prodotti sono commercializzati in Italia da Horus Informatica.

Attiva dal 1997 sul mercato italiano, Horus Informatica è un distributore a valore aggiunto con sede ad Arluno (Milano) e una forte specializzazione nella sicurezza e nel networking.  Opera sul territorio nazionale con una rete di partner, integratori di sistema e rivenditori a valore per fornire progettazione, design, implementazione e servizi di formazione o di gestione.

Al momento di calare le soluzioni di Cyberoam nella realtà della Croce Rossa Italiana, Horus e i suoi partner si sono trovati a fronteggiare problematiche molteplici.

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I problemi del passato e le sfide di oggi

“Accanto ai noti problemi di sicurezza dati dalle componenti virali che si propagano con l’utilizzo del Web”  ha affermato Giulio De Matteis, responsabile dei sistemi informativi presso il Comitato centrale della Croce Rossa Italiana “avevamo bisogno di poter filtrare gli accessi e contenere il traffico in Rete, individuando con chiarezza le caratteristiche tipiche del comportamento degli utenti.

Cyberoam ci consente di identificare i consulenti che si collegano in remoto ai sistemi centrali grazie a una procedura di autenticazione dei client basata sul web che profila in modo univoco i pc portatili con cui si connettono dall’esterno, spesso differenti da quelli utilizzati per il lavoro in sede”.

In precedenza l’Associazione si era affidata alle architetture di un’altra multinazionale del settore, che non rispondevano tuttavia alle vere necessità di Croce Rosa Italiana.

“L’esperienza pregressa non è stata all’altezza delle nostre aspettative soprattutto in quanto non era in grado di gestire l’utenza slegata dal contesto IP.” ha detto ancora De Matteis “. La gestione dell’utenza modellata sulla numerazione degli indirizzi IP risultava infatti inadatta a un contesto tipicamente orientato al Wi-Fi qual è quello dei nostri consulenti.”.

Quella attuale, progettata e sviluppata a partire dalle soluzioni di Cyberoam da Horus Informatica e dai suoi partner, è invece interamente pensata per soddisfare le criticità del mobile working ed è stata scelta da Croce Rossa Italiana proprio in virtù delle elevate funzionalità di identity management.

I vantaggi della soluzione Cyberoam

Quella di Cyberoam è l’unica soluzione di Unified Threat Management disponibile oggi sul mercato in grado di garantire un approccio granulare alla sicurezza dei network grazie alle sue policy di gestione basate sui singoli utenti.

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Comprende appliance e software anti-spyware, antivirus e anti-spam distribuiti sul gateway, insieme a sistemi VPN (Virtual private network,cioè reti private virtuali), di filtro dei contenuti e di firewall.

Proprio queste caratteristiche hanno attratto l’attenzione della Croce Rossa Italiana e le hanno permesso di risolvere definitivamente le sue problematiche di sicurezza, corredando inoltre la sua dotazione informatica e tecnologica per la comunicazione con una serie di inedite funzionalità aggiuntive.

Horus Informatica e il suo canale di integratori e partner hanno inoltre fornito consulenza, formazione e supporto lungo tutto il processo di installazione e start-up delle soluzioni implementate e nelle fasi successive alla messa in opera.

“Abbiamo scelto Cyberoam perché ha una gestione granulare dell’utenza” ha spiegato Giulio De Matteis “svincolata dal tipo di configurazione logica della rete. Questo fa di Cyberoam una partner ideale per le nostre esigenze di connettività mobile basata su reti senza fili Wi-Fi.

Il rapporto costi/benefici proposto dalle appliance di Cyberoam, confrontato con quello di altri vendor, è molto vantaggioso, ed elimina il rischio che i laptop dei consulenti diventino veicoli di diffusione di virus e malware eventualmente contratti sulle strutture di rete dei clienti con cui sono in contatto”. Un processo, questo, che agevola gli IT manager a cautelarsi rispetto a endpoint non gestibili direttamente.

Tutte le appliance di Cyberoam sono state acquisite con l’intera gamma delle loro funzionalità attive, privilegiando soprattutto i filtri IPS e antivirus per Internet.

In alcuni casi, però, la Croce Rossa Italiana ha scelto di implementare anche altre soluzioni di filtraggio: “Teniamo sotto controllo anche i server Pop3, Imap e Smtp” ha ricordato De Matteis “in modo da gestire in maniera semplice la posta elettronica anche su account differenti dal consueto @cri.it, che invece è già filtrato in partenza.”.

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Al servizio dell’utenza in movimento

Dopo l’implementazione delle soluzioni e delle appliance di Cyberoam con l’apporto decisivo di Horus Informatica e del suo canale di vendita e servizi, per la Croce Rossa Italiana l’approccio alle problematiche della sicurezza in un contesto aperto e ad alto rischio come quello delle comunicazioni su protocollo Wi-Fi è cambiato in modo radicale.

E, naturalmente, in meglio: “La gestione user-based degli accessi e le funzionalità IPS e antivirus sono senza dubbio i tratti più significativi della soluzione Cyberoam” ha detto Giulio De Matteis “perché ci hanno consentito di offrire alle comunicazioni mobile un livello di sicurezza e di flessibilità superiore a quello delle precedenti installazioni, che erano centrate soltanto sulla numerazione degli indirizzi IP.

E tutto questo è stato possibile con investimenti complessivi di portata inferiore rispetto a quelli effettuati in precedenza”.

Nonostante l’ingresso relativamente recente nel mercato dello Unified Threat Management, il marchio statunitense conferma la sua assoluta competitività rispetto ad altre, affermate concorrenti.

E la sua installazione porta con sé una serie di benefici indiretti: “Fra i vantaggi che inizialmente non avevamo previsto” ha commentato De Matteis “menzionerei sicuramente la possibilità di ottenere dei report quotidiani da confrontare con gli interventi effettivi svolti sul campo dai nostri consulenti, tracciandone così l’attività in termini di giornate, durata e ore del servizio.

La fruizione dei servizi Internet è filtrata e razionalizzata e il sistema informativo della Croce Rossa Italiana è in uso anche come account per determinare le presenze dei consulenti e il tipo di utilizzo delle risorse da parte di questa particolare classe di collaboratori mobile”.