Sarà capitato anche a voi…

Sarà capitato anche a voi di aver dimenticato almeno una volta a casa o in ufficio il cellulare…o no? A me sì, e il mio stato d’animo in questi casi è sempre stato di profonda angoscia, quasi peggio di essere uscito da casa senza portafoglio…o senza pantaloni

Non ho avuto pace fino a che non sono riuscito a recuperarlo! Eppure sono vissuto, più o meno bene, per trent’anni senza questo aggeggio, ma cosa volete che vi dica, ormai fa parte di me, e lo è sempre di più da quando anche lui è cresciuto, da semplice telefonino a smartphone dalle mille possibilità.

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E’ facile quindi per me immedesimarmi nella sofferenza di quelle tante persone nel Regno Unito che, secondo una recente ricerca, hanno perduto o danneggiato ben quattro milioni e mezzo di cellulari, una cifra a dir poco impressionante! E la notizia diventa ancor più singolare se si va a leggere che la causa più rilevante è quella riguardante la caduta del telefonino nel water…parliamo di ben 850.000 oggetti che fanno questa fine a dir poco ingloriosa.

A seguire, in questa curiosa classifica, ne troviamo rispettivamente: smarriti in locali pubblici, in particolare pub, 810.000 (ndr: chissà come hanno considerato quelli caduti nei gabinetti dei pub?), dimenticati sui taxi 310.000, sui bus 225.000, lasciati dentro indumenti immessi in lavatrice 116.000. Si vede che gli anglosassoni hanno anche uno speciale rapporto con gli animali, altrimenti non si spiegherebbero i 58.000 distrutti dai cani.

Insomma, una mezza catastrofe. E da noi? Teoricamente, limitando l’attenzione alla situazione “bagno”, dovrebbe essere ancor più elevata considerato che, rispetto ai figli di Albione, abbiamo a testa più telefonini che WC e siamo usi utilizzare nella toilette un ulteriore elemento, ovverosia il bidet, e tutto ciò dovrebbe aumentare statisticamente la probabilità in tal senso..più puliti, ma anche più maldestri? Chissà!……Meditiamo, gente, meditiamo… 🙂

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Tratto dall’editoriale della newsletter di DMO. Per iscriverti alla Newsletter registrati al portale cliccando qui

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