Verso Expo 2015: Milano punta sulla mobilità pedonale

Si è svolto a Palazzo Marino il seminario “Milano Cammina” promosso dai consiglieri comunali Enrico Fedrighini, Paolo Gradnik e Carlo Montalbetti. Il seminario è stato un’occasione per confrontarsi sulle diverse possibilità di trasformazione urbana attraverso l’ampliamento delle aree pedonali.

Assieme ai cittadini sono intervenuti i rappresentanti di associazioni culturali, come Luca Carra, Presidente di Italia Nostra Milano, Costanza Pratesi del FAI ed esperti di aree urbane come Andreas Kipar, architetto paesaggista.

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Al convegno ha partecipato anche l’assessore alla Mobilità Trasporti e Ambiente Edoardo Croci che nel suo intervento ha illustrato alcuni esempi di città estere dove è stata attuata una politica “a favore del pedone”, aggiungendo che anche Milano sta percorrendo la stessa strada, sostenuta dal consenso e dall’apprezzamento dei cittadini.

Le isole pedonali – oltre ai benefici per la salute, la qualità della vita, la riqualificazione delle aree – hanno prodotto vantaggi anche di tipo economico: a Monaco di Baviera, per esempio, gli affari sono aumentati del 40% e a Copenhagen del 32% (fonte UITP Millenium Cities Database). A Milano oggi, il 24% degli spostamenti cittadini avviene a piedi e il 35% con i mezzi pubblici.

“L’obiettivo dell’amministrazione è quello di realizzare aree pedonali collegate tra loro, creando un sistema in cui i pedoni possano muoversi in sicurezza – ha spiegato Croci –. La realizzazione di nuove aree pedonali permetterà la riqualificazione di aree di valore storico e di migliorare la qualità della vita dei cittadini e dell’ambiente”.

“La mobilità pedonale – ha dichiarato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri – non è in contraddizione con il dinamismo e lo sviluppo di una città moderna. Attraverso la realizzazione di percorsi pedonali si potranno valorizzare i nostri luoghi in termini non solo funzionali, ma anche culturali, estetici ed etici.

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Non bisogna pertanto avere paura di intraprendere alcuni cambiamenti: l’innovazione che rispetta la città ci fa coniugare passato e futuro”. Oggi a Milano le aree pedonali si estendono per 362.000 mq, pari a 0.28 mq per abitante. L’obiettivo è arrivare, entro il 2011, a 465.000 mq pari a 0.36 mq/ab con una crescita del 28,5% e di raddoppiarle entro il 2015.

Oltre alle nuove aree pedonali verranno create anche aree residenziali per 260.000 mq: all’interno di esse, attraverso interventi di traffic calming (dossi, dissuasori della velocità, Zone 30), le auto circoleranno a velocità ridotta; sarà quindi scoraggiato il loro attraversamento.

Il Comune ha già avviato progetti per la diffusione della cultura della pedonalità insieme al Touring Club, al Fai e a Italia Nostra promuovendo iniziative culturali che prevedono itinerari a piedi per visitare i monumenti storici della città. Anche durante l’ultimo fuori salone del mobile e per il recente evento “Milano Design in the city” sono stati creati percorsi pedonali tra gli showroom di arredamento e le esposizioni.

Lo scorso anno in alcune scuole milanesi è stato lanciato il progetto “Pedibus”: i bambini sono stati invitati a raggiungere a piedi il proprio istituto percorrendo itinerari pedonali sicuri e accompagnati da adulti volontari.

Il Comune ha individuato tre ambiti di pedonalizzazione: aree dal valore storico e culturale, aree caratterizzate da una forte domanda pedonale e campus universitari.

Le aree di valore storico e culturale sono la zona di Brera e Filodrammatici, quella della Biblioteca Ambrosiana, l’area di Brisa Gorani Sant’Ambrogio e via Beccaria.

Le aree caratterizzate da una forte domanda pedonale sono invece quelle del Quadrilatero della moda, la zona Navigli e l’area di via Paolo Sarpi.

Le zone dei campus universitari
sono quelle della Bocconi, di Città studi (Politecnico/Statale), della Statale e della Cattolica e Sant’Ambrogio. “Le politiche a favore della mobilità sostenibile avviate da questa amministrazione stanno dando risultati positivi – ha aggiunto Croci.

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